Nelle ultime ore è nata una polemica via media sul tanto chiacchierato “Caso De Vrij”. Protagonista il difensore della Lazio, in procinto di trasferirsi in maglia nerazzurra la prossima estate e sempre più baluardo della squadra biancoceleste di Inzaghi. Ad incrinare il clima apparentemente sereno però ci ha pensato il ds Igli Tare che, con un’uscita a vuoto, ha cercato di mettere in crisi il comportamento dei nerazzurri. Uscendone sonoramente sconfitto.
PREMESSA
C’è una premessa doverosa da fare prima di affrontare la questione nello specifico. In casi di possibili “free agent” delle sessioni di mercato, le squadre sono costrette a muoversi in anticipo per assicurarsi il pezzo pregiato che offre la piazza. Sono regole commerciali che vanno sfruttate e seguite alla lettera, soprattutto in un periodo difficile come questo ed in situazioni complicate come quella nerazzurra, legata al FFP e con troppi paletti per il cosiddetto investimento libero.
RISPOSTE PROFESSIONALI
Dopo aver chiarito il contesto in cui ci muoviamo, passiamo al setaccio le parole pronunciate da Tare alla vigilia di Crotone-Lazio. Il diesse, molto più concentrato sui fatti extracampo rispetto al terreno di gioco, ha parlato così ai microfoni di Premium Sport: “Su de Vrij non c’è nessuna vicenda. Qualcuno ha voluto giocare sporco e ha insinuato che il deposito del contratto potesse disturbarci ma ha avuto una risposta ieri sera (sabato, ndr)”. Il suo exploit ha generato l’allarmismo in merito alla posizione del giocatore ed al suo comportamento visto che, tra sei giorni, scenderà in campo contro l’Inter, mettendo in difficoltà anche il proprio allenatore che ora ha le idee abbastanza confuse. Ma era necessario un discorso del genere? Assolutamente no, perchè la risposta più importante è arrivata da Crotone e dallo stesso De Vrij, professionista esemplare.
DIFFERENZE
Il difensore, in campo contro i rossoblu a caccia della salvezza, ha prima sventato un gol già fatto per mantenere in vita la sua Lazio e poi ha firmato l’assist per la rete di Milinkovic-Savic. Novanta minuti da uomo di sport e da atleta capace di gettare nell’ombra anche le parole del proprio ds che parlava di possibili complotti. Della trattativa tra nerazzurri e biancocelesti in merito a De Vrij se ne parla da gennaio, quando l’Inter è sempre stata in pole per la sua firma, ostacolata solo dal Barcellona. Il deposito del suo contratto era un atto dovuto che sarebbe potuto arrivare in qualsiasi momento, ma che – ribadiamo – non è un fulmine a ciel sereno che certifica il giocare sporco. Prendiamolo come un tentativo di moralismo che non ci sentiamo di accettare, soprattutto da chi è stato processato per falsa testimonianza sul caso Zarate.
E CONCLUSIONI
L’Inter preda dei sigilli imposti dal fair play mette a segno un gran colpo per la prossima stagione, pagando zero uno dei migliori difensori della nostra Serie A. De Vrij ha zittito chi parlava di un suo possibile interessamento da protagonista in merito alla lotta Champions difendendo la sua Lazio a spada tratta, cosa che ci auguriamo farà anche domenica sera. Chi ne esce sconfitto è Igli Tare perchè ha sfruttato la goccia per far traboccare inutilmente un vaso, uscendone sommerso dall’onda che lui stesso ha creato. Tanto rumore per nulla: De Vrij insegna, chissà se il suo ds avrà recepito.
Giuseppe Coppola