Per la seconda giornata del Girone B di Euro 2012, si sono giocate Danimarca-Portogallo e Olanda-Germania.
Alle 18, presso la “Lviv Arena” di Leopoli, gli uomini di Paulo Bento sono riusciti ad agguantare i primi 3 punti di questo europeo nonostante le difficoltà trovate nell’affrontare i danesi e l’imbarazzante prestazione di Cristiano Ronaldo. Il primo tempo vede una discreta prestazione dei lusitani, che al 23’ vanno sull’1 a 0 grazie ad un bel colpo di testa di Pepe, bravo ad anticipare tutti e sfruttare un corner battuto da Moutinho. Passano 13 minuti e si assiste al raddoppio di Helder Postiga, che di destro gira sotto il sette un pallone rasoterra fornitogli da Nani. Ma non è finita, perché al ’41 la Danimarca accorcia le distanze con Bendtner, il quale, servito da Krohn-Dehli in mezzo ad una difesa andata in letargo, deposita indisturbato in rete il pallone del 2 a 1. Dopo 120 secondi, CR7 ha la possibilità di realizzare il suo primo gol nella competizione in corso, ma Kjaer in anticipo gli nega questa gioia.
Nella ripresa si continua ad assistere alla sagra del gol sbagliato con due nitide occasioni gettate al vento da parte della stella del Real Madrid, a cui risponde la compagine di Olsen, che ancora con Bendtner supera Rui Patricio per il più inatteso dei 2 a 2. Ma non è finita, perché all’87’ Varela trova lo spunto giusto e supera Andersen con un potente tiro che regala alla Selecção das Quinas il definitivo 3 a 2 che la rimette in corsa per la qualificazione ai quarti di finale.
Alle 20 e 45, presso lo stadio di Kharkiv, sono invece scese in campo Olanda e Germania. Per la gran parte del match si è vista una sola squadra in campo: la Germania. Dopo i primi minuti dove Van Persie ha avuto due ottime palle per portare in vantaggio i suoi compagni, al 7’ salgono in cattedra i teutonici con Mesut Özil, che tira al volo e colpisce il palo. Passano 15 minuti e si assiste all’1 a 0 per la nazionale di Löw, realizzato da un freddissimo Mario Gomez, imbeccato alla perfezione da Schweinsteiger e marcato malamente da Heitinga. Da qui sarà un assolo tedesco, con Badstuber fermato da un portentoso Stekelenburg e soprattutto ancora con SuperMario Gomez, che, da posizione decentrata, trova al 38’ uno splendido diagonale che si insacca alle spalle del portiere della Roma.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo, ma lentamente l’Olanda riesce ad imporsi, sfiorando il gol con un sinistro di Robben (lasciato colpevolmente solo in area da Hummels) e un destro del fino allora impalpabile Wesley Sneijder, su cui si immola Boateng. Questo è solo il preludio del timbro di Van Persie, che, servito dal “Cecchino di Utrecht”, al 74’ sfrutta i metri lasciatigli dallo stesso Hummels e fredda Neuer con un gran destro dal limite dell’area. Da qui in poi, la compagine di Van Marwijk cerca invano il pareggio, rischiando comunque di subire il 3 a 1, a causa di una palla vagante su cui si avventa Miroslav Klose. Alla fine vince per 2 a 1 la Germania, che, in virtù di questa vittoria, sale a sei punti, seguita da Portogallo e Danimarca a quota 3 e dall’Olanda ferma a 0.