Nella costruzione di un’Inter competitiva nonostante il fpf, Piero Ausilio ha attinto molto dalla Primavera. Tanti sono stati i giovani venduti per far cassa. Ma, stando all’edizione odierna del Corriere dello Sport, le intenzioni del direttore sportivo nerazzurro sono quelle di riportare all’ovile alcuni “sacrificati”.
PRIMAVERA PER LA CHAMPIONS, AUSILIO PENSA ALLE “TRE B”
Se nell’ultima sessione sono andati via prospetti importanti come Pinamonti, Emmers, Radu e Dimarco, tutti riacquistatili per fine prestito o diritti di recompra, ci sono giocatori più maturi che da anni si stanno facendo le ossa in Italia. Ex Primavera non più di proprietà nerazzurra, arrivati anche in Nazionale, che potrebbero fare comodo per la Champions League. Le liste per la competizione europea prevedono infatti l’inserimento di ben 4 giocatori cresciuti nel proprio vivaio. Un’idea sarebbe quella di poter mettere giocatori che, oltre che per vie regolamentari, potrebbero essere molto utili anche sul campo. Biraghi è il primo nome appuntato da Ausilio. Attualmente alla Fiorentina e ben visto in Nazionale da Mancini, che proprio nella sua prima avventura Inter lo fece esordire in alcune amichevoli.
Potrebbe tornare, così come Benassi, altro giocatore in uso a Firenze dopo discreti anni a Torino. In odore di maglia azzurra da qualche mese, convocato ma senza esordire in partite ufficiali, ha anche segnato un goal con l’Inter in partite ufficiali. Era l’Europa League del 2012/2013, ai sedicesimi di finale contro il Cluj. L’allenatore era Stramaccioni, con il quale un anno prima aveva vinto la NextGeneration.
E di quella squadra faceva parte anche il trequartista Bessa, che dopo qualche anno all’estero, è tornato in spolvero in Italia con le maglie di Verona e Genoa. Ha prima portato gli scaligeri in A e, da un anno, sta avendo una buona continuità di impiego e rendimento con la maglia del Grifone. Sono tre idee che potrebbero fare comodo, in quanto i tre giocatori sono già abbastanza rodati e potrebbero entrare nelle gerarchie di Spalletti. Ausilio costruisce prospettive per il futuro, guardando un po’ anche al proprio passato.