Altro giorno, altro giro, altra polemica. Scoppia un nuovo caso legato a Mauro Icardi. Questa volta la controparte è rappresentata dalla sua arcinemica Curva Nord. Gli ultras, infatti, hanno rivolto l’ennesima critica all’ex capitano, in seguito alla pubblicazione di alcune foto su Instagram. Gli scatti lo ritraggono con la moglie Wanda Nara, in pose osé che tanto hanno suscitato scandalo tra tifosi e addetti ai lavori.
PARLA LA NORD: IL DURO COMUNICATO
La Nord, nel suo comunicato, esprime totale dissenso in seguito alla pubblicazione delle foto. Questa rappresenterebbe una nuova dimostrazione di mancanza di rispetto nei confronti di squadra e società. A riprova di ciò ci sarebbe (addirittura) l’interessamento della Gazzetta, considerata ostile ai nostri colori dal tifo organizzato. “Adesso persino la Gazzetta conferma quanto stiamo asserendo da mesi” scrivono, per poi sentenziare lapidari: “L’INTER A CHI L’INTER LA SA RISPETTARE!!!”.
UNA OCCASIONE PER STARE ZITTI?
La faida tra le due parti non si scopre certo oggi. Nord e Icardi vantano un lungo passato di discordie, sin dal 2015. Come commentare, dunque, l’ennesimo capitolo di questa sequela di bizzarre uscite? L’atteggiamento extra-campo di Icardi è ben noto a tutti: non è il classico giocatore casa-palestra-campo. Specialmente da quando c’è Wanda. E specialmente nel corso di questa stagione ha dimostrato diverse lacune nella leadership.
Tanto da rimetterci campo, fascia, maglia, e forse anche la faccia. E’ altrettanto vero, però, che la rispettabilissima Nord sembra quasi avere un nervo scoperto quando si pronuncia il nome dell’argentino. Tanto da dimenticarsi, a volte, di fare il tanto conclamato bene della squadra portando invece avanti la disputa a suon di articoli e comunicati.
Il risultato? Un ambiente ulteriormente destabilizzato, una storia che non riesce a conoscere la sua fine e un grottesco scambio di fischi con gli altri settori dello stadio. Dalle parti del secondo anello verde sembrano aver perso la bussola: si sono dimenticati di non rappresentare in toto il tifo nerazzurro e hanno scambiato il loro inscalfibile orgoglio con la dignità di un popolo intero. Ancora una volta.