Era un po’ che non usciva allo scoperto con delle dichiarazioni scottanti, ma Aurelio De Laurentiis è tornato. Questa volta il bersaglio è la società nerazzurra, che secondo il presidente del Napoli “fattura molto di più“.
AURELIO DE LAURENTIIS: “SODDISFATTISSIMO DI NOI”
De Laurentiis è tornato, senza peli sulla lingua. Intervistato dal Corriere dello Sport, il presidente dei partenopei ha parlato di svariati argomenti, dal rendimento del suo Napoli al suo pensiero riguardo alla cosiddetta SuperChampions, progetto che alla UEFA sembra essere una priorità.
Ad una prima domanda sul rendimento della propria squadra rispetto al dominio della Juventus, De Laurentiis ha così risposto: “Ci siamo permessi di battere società che hanno un fatturato più alto: io sono soddisfattissimo. Non bisogna mai dimenticarsi che Ronaldo è quel plus inimmaginabile; prendersi una rivincita contro un giocatore che da solo fa la differenza diventa molto complicato. Poi non bisogna dimenticarsi che la Juventus aveva una continuità di allenatore, noi avendolo cambiato è come se avessimo ricominciato da capo”.
Poi, il presidente del Napoli ha detto la sua sulle società arrivate dopo gli azzurri, come l’Inter: “Il secondo posto è importante: siamo a 10 punti dall’Inter, 14 dal Milan e 15 sulla Roma e le milanesi fatturano molto più del Napoli: questo lo dobbiamo sia alla nostra capacità di fare impresa, sia all’allenatore che abbiamo scelto“.
Dopodichè, il presidente ha commentato i possibili arrivi a Castel Volturno di Lozano, Trippier ed Ayoze Perez: “Abbiamo la fortuna di avere Cristiano Giuntoli. Di nomi ne abbiamo tantissimi sul taccuino, ma è più importante curare il mercato in uscita. Dobbiamo essere sicuri che i giocatori che prenderemo poi saranno impiegati tra le nostre fila“.
Dopo aver detto la sua sul rinnovo di Insigne (“Se vuole rimanere con noi a vita allora ce lo dice e noi facciamo un’eventuale discussione su come farlo diventare un simbolo ulteriore del Napoli“), De Laurentiis ha concluso con un commento su una possibile introduzione della SuperChampions: “Io sono contro la Superlega, sono per un campionato europeo parallelo che si giochi dal martedì al giovedì e che preveda 80 squadre divise in 8 gironi. Ben vengano incontri come questo a Madrid, ma Tebas fa il politico e deve dare addosso agli altri. Non ha centrato il problema: vuole fare il Robin Hood della situazione. Qui, nessuno ha parlato dei procuratori, che sottraggono soldi al calcio. O di come combattere il fenomeno degli E-Games: i ragazzini adesso preferiscono i videogiochi e disertano gli stadi“.