Bonolis: “Senza Abisso, l’Inter già in Champions. Spalletti? Lo terrei, ma approvo anche Conte”

Paolo Bonolis, intervistato da Tuttosport, torna a parlare del suo argomento preferito: ovviamente, l’Inter.

Tempo fa disse che “essere tifosi dell’Inter ti prepara a tutto”. Anche ad avere come tecnico l’ex capitano della Juventus? 
Sì, figuriamoci. Anche se ritengo che Spalletti meriterebbe di proseguire, qualora dovesse arrivare Conte sarei felice. Tutti hanno un pregresso. È come se mi lamentassi se mia moglie ha avuto dei fidanzati prima di me. Certo, l’importante è che tra questi non ci sia stato Rocco Siffredi…“.

Conte è la scorciatoia per la vittoria? 
Non lo so. Sarà comunque difficile che in un breve periodo possa trasformare questa squadra in vincente. La Juve è diventata così forte che si tratta ormai di gestirla semplicemente con accuratezza. È vero che Suning fattura decine di miliardi ogni anno e che se volesse potrebbe investire molto. I cinesi però sono oculati. Conte o non Conte, la Juve la vedo ancora lontana“.

Nelle vesti di ds, come si comporterebbe con Icardi e Perisic? 
Li cederei entrambi, hanno esaurito il loro tempo. Perisic non lo ha nemmeno nascosto. È un giocatore particolare che bisogna saper apprezzare. Lo ammetto, io a volte faccio fatica. Con Icardi è palese che si è creato un problema“.

Se venissero ceduti, andrebbero poi sostituiti. 
Di giocatori è pieno il mondo: Lukaku, Dzeko, Zapata, calciatori non mancano. Bisogna capire se sono acquistabili o meno. Oltre a loro, però, affiancherei un regista a Brozovic“.

Un nome? 
L’Inter sta lavorando per Rakitic, bene. Io, però, punterei anche su qualche elemento italiano da mettere in rosa. A me piace molto Sensi. Calciatore duttile che con il pallone sa fare tutto. È molto bravo anche Tielemans. Quando giochi su tre fronti devi avere almeno una ventina di calciatori di livello“.

Tre fronti: l’Inter è ormai certa di un posto in Champions? 
Da qualche parte entrerà. Non inizi anche lei a gufare…Tra l’altro non ci fosse stato l’arbitro Abisso, già festeggeremmo la qualificazione alla Champions. Quello di Firenze non è stato un errore. È stata una scelta maligna. L’errore è comprensibile, può capitare. Ma quello no. È l’unico che è riuscito a vedere un fallo di mano dove non c’era“.

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