Continua l’attesa per Edin Dzeko. L’Inter e il bosniaco sembravano avvicinarsi ogni giorno di più, ma le richieste della Roma negli ultimi giorni hanno tirato il freno a mano. La distanza tra le parti rimane, ma la sensazione è che il matrimonio s’ha da fare. Intanto la dirigenza allunga la lista dei partenti pescando dalla Primavera, per fare plusvalenza.
10 MILIONI DI DISTANZA
Negli scorsi giorni sembrava esserci stato lo sprint decisivo. Invece no. Il ceo giallorosso Fienga ha alzato il muro, nonostante il contratto dell’ex Manchester City scada l’anno prossimo. Un muro alto 10 milioni di euro, visto che a fronte di una richiesta di 20 l’offerta di Marotta si è fermata a 10 milioni. Oltre alla distanza in cash pare esserci disaccordo anche riguardo alle contropartite. Dalla capitale hanno fatto i nomi di Pinamonti e Radu, da Milano hanno declinato, rilanciando con Merola, che non sembra però scaldare eccessivamente i cuori giallorossi. Secondo Gazzetta dello Sport questi ostacoli non risulteranno fatali ai fini della trattiva, scrivendo come in ogni caso sia questione di tempo. Per il ritiro di luglio a Lugano, scrive la Rosea, Conte dovrebbe avere il suo centravanti, indipendentemente dalle sorti di Mauro Icardi.
CAPITOLO PLUSVALENZE
In termini di mercato in uscita la dirigenza è altrettanto impegnata. Entro il 30 giugno servono circa 40 milioni per far quadrare definitivamente i conti. Sulla lista dei partenti sono stati iscritti innanzitutto i nomi di Rizzo e Gavioli: il difensore e il centrocampista della Primavera sono promessi al Genoa per una cifra che oscilla tra 8 e 10 milioni. Merola, rifiutato dalla Roma, è in rotta verso Bologna, anche se gli emiliani non sono stati gli unici ad interessarsi. Il colpo grosso sarà piazzato all’estero, in Belgio, dove Emmers e Vanheusden saranno ceduti allo Standard Liegi per un bottino complessivo di 20 milioni. Tutti sacrifici necessari per non dover immolare un big sull’altare delle plusvalenze.