Il venerdì sera ha segnato l’ennesimo capitolo del caso Icardi: l’argentino è pronto a muovere causa all’Inter. Ecco le parole di Giuseppe Di Carlo, il suo legale.
DI CARLO: “NON SI TRATTA DI SOLDI”
Come riporta SportMediaset in un’intervista fatta al legale di Mauro Icardi, il risarcimento sarebbe solo un atto dovuto. In sostanza, Mauro vorrebbe solo giocare: sarà vero?
Il documento dell’accusa, intanto, è diventato di dominio pubblico e lo si può trovare in ogni angolo dei social network italiani: “È inspiegabile. Mai vista una cosa del genere. Ho visto il documento diffuso integralmente con gravissime violazioni della privacy. Senza omissis. Circola di tutto: indirizzi, nomi, numeri di telefono. Qualcuno dovrà risponderne. Soprattutto chi lo ha pubblicato”.
La dichiarazione importante riportata nell’intervista, però, non riguarda la diffusione degli atti, bensì la richiesta di risarcimento: “La richiesta di risarcimento è una conseguenza necessaria dell’atto. Non fa parte di un’iniziativa personale del giocatore. L’atto sarebbe stato incompleto senza la specifica di risarcimento del danno subito non inferiore al 20% del compenso annuo. è una formula obbligatoria della domanda. Non avrei potuto fare diversamente. Sarebbe stato un documento monco. Se il Collegio certificherà la condotta discriminatoria dell’Inter, il risarcimento sarà una conseguenza naturale. Vale per tutti, non solo per Icardi“.
Di Carlo afferma che l’interesse del giocatore sia solo quello di indossare la numero 7 nerazzurra: “Quello che interessa a Icardi è essere parte integrante del progetto Inter. Vi pare possibile che in due mesi di preparazione non abbia partecipato a un’amichevole?”.
Come noto, in caso di trasferimento in queste ultime ore di mercato, la causa verrebbe immediatamente ritirata: “Non ci sarebbero più le ragioni per procedere”, ha commentato il legale dell’ex capitano nerazzurro.
Quale sarà il prossimo capitolo nell’eterna telenovela Icardi?