Icardi-Napoli, De Laurentiis: “Nessun rimpianto. Conte? Lo volevo al Napoli”

Le interviste di Aurelio De Laurentiis non sono mai banali. Ecco le sue parole sulla trattativa Icardi-Napoli e sul tentativo di ingaggiare Conte.

“MAURO AVREBBE OSCURATO MILIK. AL PSG HA MENO CONCORRENZA”

In un’ intervista rilasciata al Corriere dello Sport, De Laurentiis ha spiegato perchè la trattativa Icardi-Napoli non sia andata a buon fine: “Per acquistarlo sono arrivato a offrire all’Inter 60 milioni più bonus, per un totale di 65, mentre a Wanda Nara per il contratto del marito ho proposto un lordo di circa 12 milioni. Icardi non è stupido e forse ha capito che per rilanciarsi a livello europeo andare in una squadra come il Psg, dove potrà primeggiare con più facilità rispetto al Napoli, per lui era la scelta migliore“.

Senza smentire la stima che ha verso l’ex capitano nerazzurro, il presidente del Napoli guarda avanti e punta su Milik e Llorente. Ecco la sua risposta a chi gli chiede se abbia rimpianti: “No, non ho mai rimpianti nella mia vita. L’arrivo di Icardi avrebbe impedito l’acquisto di Llorente, del quale sono super convinto come Ancelotti, ma soprattutto avrebbe gettato ombre e malumori in Milik che continuo a considerare la vera grande stella dell’attacco del Napoli“.

“OTTIMO RAPPORTO CON CONTE. LO VOLEVO AL NAPOLI”.

ADL non nasconde neanche la sua stima per l’allenatore nerazzurro, che avrebbe voluto sulla panchina del Napoli: “Con Antonio ho un ottimo rapporto. Ci siamo frequentati nuotando nel mare delle Maldive dove ho conosciuto anche la sua straordinaria famiglia. Molto prima dell’avvento di Ancelotti, quando Conte stava a Londra, l’ho tempestato di domande per proporgli di venire al Napoli. Lui mi rispondeva che il contratto che aveva in essere con il Chelsea gli impediva di parlare con terzi. Credo fosse vero perché poi ha impiegato un anno per poter venire ad allenare in Italia“.

In chiusura ecco come vede la situazione di Inter e Juventus: “Delle altre squadre non posso parlare perché è troppo presto per valutarne la forza. La Juventus e l’Inter sono due grandi società, con gente molto esperta, sapranno registrare il rapporto tra i loro valori e i loro problemi“.

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