Koulibaly: “Lettera Curva Nord? A Napoli non sarebbe mai successo”

Grande difensore sia dentro che fuori dal campo, Kalidou Koulibaly è ancora una volta in prima linea per la lotta al razzismo. Da sempre preso di mira dai tifosi avversari, il senegalese ha parlato della sua esperienza ai microfoni dell’Equipe Magazine.

KOULIBALY CHIEDE ESEMPI FORTI E MULTE

Ormai è un dato di fatto che in Italia negli stadi ci siano problemi legati al fenomeno del razzismo, ma Koulibaly non intende mollare la sua battaglia. Il difensore senegalese infatti, da sempre bersagliato dai buu razzisti dei tifosi, non ci sta ed ha voluto dire la sua ai microfoni dell’Equipe. Ogni domenica infatti il giocatore scende in campo per lottare non solo contro gli avversari ma anche contro chi lo insulta: “Questi idioti che urlano buu negli stadi non lo farebbero mai davanti a me, in faccia“. Fortunatamente però in Italia non in tutti gli stadi così, e a Napoli il centrale ha trovato il suo mondo: “Napoli è una città straordinaria, dove tutti si amano. La mia famiglia si trova bene. Se riuscissi a vincere un trofeo, che sia in Italia oppure in Europa, questa lotta avrebbe ancora più risonanza“.

Ma in Serie A il senegalese non è l’unico a condurre questa battaglia, e il difensore infatti può contare sull’aiuto dell’interista Lukaku. Recentemente il belga era stato bersagliato dai cori razzisti dei tifosi del Cagliari seguita poi dalla lettera che i tifosi della Curva Nord gli hanno scritto dopo l’episodio: “A Napoli questa lettera non sarebbe mai stata scritta. Come hanno fatto a scrivere quelle cose lì? E’ ovvio che veniamo discriminati per il colore della nostra pelle. Vorrei vedere queste persone passare quello che passiamo noi, fa davvero male”. 

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