La nazionale ha sempre regalato tanti sorrisi a Diego Forlan che, dopo un inizio abbastanza deludente in maglia nerazzurra, proprio dal ritiro della Celeste ha fatto il punto sulla prima parte della sua avventura italiana.
L’attaccante ex Atletico Madrid ha intrapreso nella scorsa estate una nuova vita calcistica. Il ct Tabarez lo ha schierato nell’inedito ruolo di trequartista alle spalle di Suarez. Una posizione diversa, ma che ha messo ancora una volta in evidenza la duttilità del 32enne. Dal suo approdo all’Inter, El Cacha è stato dirottato in diverse zone del campo: prima come attaccante esterno del 3-4-3 di Gasperini, poi sempre il tecnico di Grugliasco lo ha schierato dietro le punte; con Claudio Ranieri, invece, ha giocato da seconda punta, anche se il suo raggio d’azione è indietreggiato di qualche metro.
Non certo chiarezza tattica per un giocatore che, nonostante sia arrivato in Italia nel pieno della maturità calcistica, ha necessità di capire il prima possibile quale sia il suo ruolo. Forlan è un attaccante dalle caratteristiche molto particolari: non è nè una vera prima punta nè una seconda, ma riesce a giocare in entrambi i ruoli in maniera eccellente. Sostanzialmente è un ibrido che può permettersi anche di vestire i panni del trequartista, grazie alla grande visione di gioco che possiede. Ranieri ha capito che il ragazzo si è messo completamente al servizio della causa nerazzurra ma allo stesso tempo è conscio delle difficoltà che potrebbe incontrare l’uruguaiano se dovesse continuare a cambiare ruolo. Il compito del tecnico di Testaccio sarà dunque quello di capire qual è la posizione che meglio esalta le doti dell’ex colchonero.
Forlan non ha certo brillato in quest’inizio di campionato, un po’ come tutta l’Inter. El Cacha non è Eto’o. Non fa della velocità la sua arma letale e possiede altre caratteristiche, potenzialmente ideali per il 4-3-1-2 di Ranieri e che si sposano in maniera perfetta con quelle di qualsiasi altro attaccante della rosa nerazzurra. La sua avventura italiana è iniziata male per diverse ragioni: una condizione atletica precaria dovuta all’impegno estivo in Coppa America che ne ha ritardato la preparazione, il modo di giocare delle squadre italiane che non lasciano agli avversari gli stessi spazi che si trovano nella Liga, e infine il caos in casa Inter che con l’arrivo di Ranieri sembra finalmente essere diventato ordine.
Le qualità e la voglia di rivalsa non mancano: siamo sicuri che da un momento all’altro vedremo il vero Forlan.