Le parole del mister nerazzurro alla vigilia del match di campionato contro i gialloblù.
Inter-Parma: le parole di Antonio Conte in conferenza stampa
Sfida al Parma: sfida speciale? “C’è un rapporto speciale con D’Aversa e con il direttore Faggiano. Roberto l’ho conosciuto a Siena, ho un bel rapporto con la sua famiglia. Sono padrino di sua figlia. Stanno facendo molto bene, il Parma è in un ottimo momento di forma, è in salute. Dovremo fare grande attenzione sulle ripartenze: hanno giocatori letali, come Gervinho. Ma tutto il Parma è una squadra forte. Un piacere affrontarli. Loro vorranno batterci, ma noi vogliamo vincere”.
Il reparto offensivo la soddisfa? È il momento di Politano? “Sapevamo dall’inizio di avere tre attaccanti con determinate caratteristiche. Sapevamo anche di Politano, che non ha caratteristiche da prima punta ma da seconda. Io chiedo movimenti precisi. In più abbiamo Esposito come quinta punta. Eravamo sereni. Poi si è fatto male Alexis, una perdita notevole per noi. A quel punto abbiamo sdoganato Seba. Ha giocato bene nel precampionato insieme a Perisic. Abbiamo questa rosa per ora, speriamo che Alexis rientri il prima possibile. Sul mercato vedremo con la società”
Chi recupera per la gara di domani? “Vedremo nell’allenamento di oggi pomeriggio, parlerò con i medici. Dobbiamo fare di necessità virtù. Non sarà semplice giocare dopo appena tre giorni, ma sappiamo cosa fare. Stiamo cercando di recuperare energie fisiche e nervose. Siamo pronti a dare battaglia. Sarà una gara difficile. San Siro è stato fondamentale con il Borussia, spero che anche domani ci possa trascinare”
.Quanto tempo serve per vedere l’Inter di Conte? “Un’idea si intravede fin dalle prime battute. Già dopo una settimane un’idea ben precisa si può vedere. Più tempo passa e meglio si vedono i miglioramenti, sia in fase difensiva che offensiva. Penso che un’idea di Inter già si possa vedere. Unico rammarico è non avere tanto tempo per lavorare, perchè si gioca ogni tre giorni. Sono contento perchè ho dei ragazzi che recepiscono bene.
Metà dei titolari italiani contro il Parma: è importante avere un blocco italiano? ” Io voglio puntare su giocatori forti e affidabili, a prescindere che siano italiani o stranieri. Il giocatore italiano però dà garanzie immediate, perchè conosce il contesto. All’estero c’è meno attenzione per la tattica, per le analisi video e altro. Avere un’anima italiana è importante. Considero Handanovic italiano, dopo tanti anni in Italia. Gli italiani possono aiutare con i ragazzi che arrivano dall’estero”
Su Brozovic e Sensi: ” Per caratteristiche Sensi può giocare davanti alla difesa. Stefano, però, lo preferisco nella posizione più avanzata. Sa muoversi tra le linee, ha l’ultimo passaggio e fa gol. Abbiamo anche Borja Valero davanti alla difesa. Brozo sta facendo bene, ma lui sa che sono molto esigente e sa dove deve migliorare per essere top.
Juve nervosa? ” Noi dobbiamo guardare a noi stessi, non dobbiamo guardare gli altri. Dobbiamo guardare in avanti, e non indietro. Abbiamo iniziato un nuovo percorso, essere vicini a chi sta davanti ci deve dare soddisfazione ma dobbiamo lottare in ogni partita. Dobbiamo dare il massimo, e lottando sempre per ottenere i tre punti. Nei percorsi ci vuole tempo per far crescere tanti ragazzi. Siamo sulla strada buona. Poi vedremo dove arriveremo. Dobbiamo arrivare al massimo senza avere rimpianti.
Sugli ultimi minuti contro il Sassuolo: “È importante, a parte le frasi motivazionali, trovare insieme al calciatore il motivo per cui le cose non sono andate nella giusta maniera, e così migliorare. Gli ultimi minuti con il Sassuolo non hanno reso felici nessuno, in primis i calciatori. Con il Dortmund c’è stata una bella risposta dei ragazzi. Io devo, come allenatore, sottolineare le cose positive e quelle negative. Ma i calciatori sono i primi a voler migliorare. I ragazzi sono i primi a capire quando si fanno cose che non sono buone”.
Assenze di giocatori importanti. E’ contento di come sta rispondendo la squadra e della sua crescita? Cosa pensa dei due assist di De Vrij contro Sassuolo e Borussia? “La crescita della squadra passa attraverso l’assimilare nuovi concetti e nuove situazioni. De Vrij, come Bonucci, diventa un calciatore importante, che per situazioni tattiche ha spazio, e deve essere bravo a prendersi questo spazio. Si devono trovare i calciatori attraverso determinati movimenti. Per me i 3 centrali sono i primi costruttori di gioco. Dobbiamo migliorare, insistere di più. Non sono lanci lunghi.”
Elogi a Brozovic: è lui il play più forte che ha allenato dopo Pirlo? In cosa può migliorare? “Può migliorare nella verticalizzazione, nell’ultimo passaggio, nell’assist. Con il Borussia lo ha fatto in ripartenza, però deve migliorare a squadra schierata. Deve lavorare sulla fase difensiva. Quello davanti alla difesa è un ruolo chiave. In questi due aspetti può migliorare, e diventare un giocatore top. Pirlo è uno di quelli che sarà ricordati per sempre. Si parla di un genio. Brozo ha caratteristiche diverse rispetto ad Andrea. È stata una scoperta positiva. Ha tutte le caratteristiche per essere un top”.
C’è spazio per Agoumè? ” Lucien ha bisogno di fare ancora uno step, ha qualità ma viene da un campionato straniero, diverso. Deve lavorare prima di poter giocare in prima squadra. Ma ha le caratteristiche per farlo. Abbiamo tanti ragazzi che possono giocare in prima squadra oltre a lui: Pirola e altri hanno prospetti importanti. Il settore giovanile lavora molto bene, poi io devo cogliere le opportunità. Io non ho nessun timore a schierarli. Pogba arrivò a 18 anni e lo feci giocare dopo due mesi. I giovani devono essere certezze, perchè c’è sempre l’obiettivo dei tre punti, non penso solo a lanciare i giovani. Bastoni ed Esposito sono due certezze per me“.