6 su 6 per l’Inter in trasferta ma non colpisce tanto questo quanto invece, colpisce il fatto che i giocatori di Antonio Conte non si arrendano mai.
L’Inter che non muore mai
A poco servono dati e statistiche, è sotto l’occhio vigile di tutti, tifosi e non: questa Inter, non muore mai. Lo svantaggio subito dall’unico tiro in porta del Bologna nel secondo tempo, sino all’anno scorso avrebbe tagliato le gambe ai giocatori nerazzurri. I nuovi e vecchi calciatori hanno invece suonato la carica: e sotto il segno di Lukaku si è compiuta la rimonta. 9 gol in 11 partite per Lukaku, polmoni infaticabili a disposizione della squadra per Barella, una prestazione di spinta e sostanza da 7 in pagella per Lazaro. Curioso, visto che questi giocatori son stati riempiti di critiche. I
n periodi diversi, certo ma che hanno saputo reagire e rispondere presente quando c’era bisogno di loro. Dei vecchi, un ottimo Skriniar diventa onnipresente in difesa arginando tutti i pericoli da parte dei rossoblu. Anche lui, reduce da qualche prestazione negativa ha saputo ridestarsi dal torpore. Questa squadra deve solo assestarsi ma lavora già come un ingranaggio unico e questo è un fattore positivo da non sottovalutare. Quando tutti saranno al 100% non vedremo solo una squadra grintosa e reattiva ma dotata di un cervello tattico pensato su misura da Antonio Conte.