Barella, sicuri non gli si potesse chiedere di più?

Si è (ri)preso prima l’Inter, poi la Nazionale. O forse il contrario. Poco importa. Barella è tornato protagonista assoluto del calcio italiano, dopo un avvio di stagione non semplicissimo.

Il centrocampista è ormai un punto fermo dell’Inter e della Nazionale italiana

Ieri, nella vittoria degli azzurri contro la Bosnia, l’ex Cagliari è stato ancora decisivo. Decisivo perché la sua gamba e la sua qualità in fase di impostazione sono merce rara in un’unica persona.

Decisivo perché il Barella visto ieri non è il ragazzino che sfrutta l’occasione del ct dando tutto. Il Barella visto ieri è giocatore maturo e cosciente. Uomo di personalità e carattere, in qualsiasi contesto.

Ha messo in mostra la sua proverbiale capacità di far alzare il baricentro alla squadra pressando come un forsennato nella metà campo avversaria. Ha pulito palloni in mezzo al fango del centrocampo. E poi?

Poi ha dismesso i panni dell’interdizione e ha messo quelli del rifinitore. Due assist e una palla per Belotti, da numero 10. Senza troppi proclami. Senza troppi fronzoli.

Barella sembra sempre più un giocatore maturo e pronto. Si è preso l‘Inter e la Nazionale e adesso, ripensando alle parole di Conte nel post partita di Dortmund, una domanda sorge spontanea: Sicuri non gli si potesse chiedere di più?

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