Il tecnico dell’Inter a fine partita si esprime sulla prestazione dei suoi pensando già alle prossime partite.
“Ora testa alla Spal!”
L’Inter, con un ottima prestazione, riesce a portare a casa i 3 punti in una partita sulla carta molto complicata, rimettendosi in piena corsa per un posto agli ottavi. Ecco le parole di Antonio Conte nella consueta conferenza stampa al termine della gara.
Oggi si può analizzare la prestazione dei singoli, partendo dalla prova di maturità di Borja Valero.
“Dopo la partita col Torino avevo elogiato lui e Dimarco che nonostante non avessero avuto grande spazio in questi primi mesi hanno sempre dimostrato professionalità e attaccamento alla maglia, senza mai parlare anzi partecipando sempre attivamente. Quando ti alleni con serietà capita l’occasione, come col Torino e come oggi. Ha fatto una buona partita, sono molto contento perché questi sono esempi positivi per tutto il gruppo”.
Come arriva questa squadra alla gara col Barcellona?
“Intanto mi auguro mi arrivare nella giusta maniera domenica contro la Spal, dobbiamo essere preparati e concentrati per proseguire il cammino in campionato. Poi c’è la Roma e il Barça, ma per dare un senso alla gara col Barça bisognava vincere qui. Sappiamo che potremo contare su 80mila persone che verranno a spingerci. Siamo contenti, abbiamo dato un senso a quest’ultima partita. Ora recuperiamo energie per la Spal che è la partita che mi preoccupa di più”.
Dopo una prestazione del genere, potete farcela?
“Sì, dobbiamo essere contenti e orgogliosi perché al di là della vittoria, sapete quanto è importante, ci sono state situazioni in cui sembrava una partita stregata sotto tanti punti di vista. Ci hanno annullato il gol, dato un rigore contro, poteva innervosire i calciatori e creare ansia. Invece siamo stati bravi a gestire la situazione nel migliore dei modi, complimenti ai ragazzi. Abbiamo costruito la vittoria pensando alla gara di andata. Alla fine quando lavori su tante situazioni vieni ripagato sul campo e oggi non mollare fino alla fine è stato importante, come dare soddisfazioni ai tanti tifosi che ci hanno incitato fino alla fine”.
Il successo della coppia Lautaro-Lukaku è la vittoria del lavoro?
“Sinceramente la partita l’avevamo preparata bene. All’andata ci aveva sorpreso giocando in maniera diversa rispetto al campionato. All’andata i nostri attaccanti non erano come sono oggi, siamo cresciuti, e nonostante le assenze e il momento difficile io ieri ero molto fiducioso, e non perché dovevo dare fiducia ai calciatori ma sapevamo come avevamo lavorato, come fargli male ed è accaduto. Sono contento, nonostante due gol annullati, un rigore preso, due traverse, è stata una buonissima prestazione che ci consente di dare senso all’ultima che ci giocheremo contro il Barcellona, sapendo che è una squadra forte con grandi calciatori. Giocheremo in casa davanti ad 80 mila tifosi interisti e sono contento perché si sono meritati questa situazione per quanto fatto vedere in questo girone. Era giusto che avessimo in mano la chance di passare”.
“La parola d’ordine era restare sempre in partita”
Si tratta di una partita vinta con la mentalità?
“Sì oggi la parola d’ordine era restare sempre in partita, fino alla fine. La squadra lo ha fatto nonostante un episodio che poteva creare molto nervosismo. All’intervallo gli ho detto di restare sereni, l’avevamo preparata e abbiamo fatto un secondo tempo importante in cui abbiamo dimostrato di voler vincere. Come col Verona, era stata sottovalutata ma sotto 1-0 è uscita fuori la voglia e la mentalità, dimostrando di avere più fame e voglia degli avversari di portare a casa i punti. Dobbiamo continuare a lavorare su questo”.
Lukaku-Martinez è la coppia più forte che hai allenato?
“Due ragazzi che non sono dei prodotti finiti, Romelu è arrivato a 26 anni con le sue forze, è un diamante grezzo. Laurato ha 22 anni, sta lavorando e dopo 4 mesi si può vedere la differenza di calciatori che ora sono più calati nell’idea, più forti, capiscono determinate situazioni. Abbiamo un reparto di attacco molto giovane, tralasciando Sanchez che dovrebbe rientrare presto, abbiamo anche Esposito che ha 19 anni. C’è da lavorare, sono convinto che col lavoro possiamo crescere ancora”.
C’è stato un momento in cui ha pensato di non portare a casa i tre punti?
“Sinceramente no, questa sera ero molto tranquillo, fiducioso, sapevo che l’avevamo preparata bene, i ragazzi erano sul pezzo, sapevano cosa fare, gli ho detto di continuare a fare quello che dovevamo, alziamo i giri del motore e la situazione volgerà a favore. Sono contento sia avvenuto. Sembrava stregato anche il secondo tempo, situazioni strane, traverse, però non dimentichiamo la sofferenza avute da Borussia e Barcellona qui. Lo Slavia in campionato gioca una spanna sopra tutti, è forte, ha giocatori forti, venire a vincere qui nonostante le difficoltà del periodo, abbiamo dato una bella dimostrazione di compattezza, un gruppo vivo e presente con tutti i suoi componenti ed è l’aspetto più positivo della serata”.