È un Claudio Ranieri convinto, motivato e pronto ad affrontare nuove sfide quello intervistato ieri dalla “Gazzetta dello Sport”. Intanto, ha rivelato che allenare l’Inter era da tempo nei suoi desideri, in particolare da quando vide un derby seduto accanto al presidente Moratti.
Il tecnico nerazzurro chiarisce subito come sia già passata la rabbia per l’arbitraggio di Rocchi contro il Napoli: “Bisogna farlo: nello sport, già il giorno dopo, bisogna dimenticare e andare avanti”. Ranieri non si pone limiti, nonostante l’avvio di stagione non esaltante: “Il traguardo è tornare a sognare, per me le due squadre da battere restano Milan e Inter e dietro ci sono Juve e Napoli: ci dobbiamo riappropriare di questo ruolo, perché resto convinto che si possa ancora vincere lo scudetto“. Ecco qual è il pensiero dell’allenatore romano sulla lotta per il tricolore. Ambizione condivisibile, dato che la classifica è ancora molto corta e siamo solo alle prime giornate. Non dimentica neppure l’Udinese, sottolineando però come non si aspettasse un avvio sprint da parte della squadra di Guidolin dopo le cessioni eccellenti di Zapata, Inler e Sanchez.
Ranieri spera di ripartire dopo la sosta con un’Inter diversa: “I campioni che ho a disposizione possono farmi pensare bene”. A proposito di fuoriclasse, alla ripresa del campionato il mister potrà contare finalmente su Wesley Sneijder: “Sneijder è uno che illumina tutta la squadra: quando gioca sai che può sempre succedere qualcosa, che può risolvere la partita”. Il trequartista Orange viene definito anche come il Totti dell’Inter, proprio per sottolineare l’importanza strategica del suo ruolo in squadra e la sua immensa classe.
Su Coutinho, Alvarez e Zarate ribadisce come a volte lo lascino a bocca aperta ma debbano necessariamente maturare sul piano della continuità, specialmente l’ex biancoceleste. Inoltre, il Forlan libero di spaziare visto a Bologna lo ha soddisfatto molto, mentre Maicon viene definito come “un treno che passa e va forte”, mettendo in chiaro che il suo ritorno è stato e sarà importantissimo per il prosieguo della stagione.
Il tecnico sottolinea poi come stia facendo un lavoro specifico per incassare meno gol: “Tutto nasce sempre dalle poche reti subite. Se vogliamo tornare su dobbiamo migliorare difensivamente“. Naturalmente gli infortuni sono indicati come una delle cause principali della falsa partenza nerazzurra, ma Ranieri non pensa affatto al mercato di gennaio, mettendo in risalto l’importanza dei senatori in questa fase della stagione. Tra l’altro, manda anche una piccola frecciatina (indiretta) al Milan, dichiarando che la squadra non è affatto la più vecchia del torneo.
Ranieri ha comunque un’idea tattica ben precisa: per fare punti e “normalizzare” la situazione la via è quella del 4-4-2, con rombo e difesa alta. Si lavorerà duramente per seguire la striscia di vittorie degli ultimi sette anni. Infine, il tecnico nerazzurro ha elogiato il popolo interista, sempre rispettoso e prodigo di complimenti nei suoi confronti, anche da avversario, ma ancor di più adesso che è lui l’allenatore.
Giampiero Vilardi