La conferenza stampa integrale di Antonio Conte pre Inter-Genoa!

Ecco la conferenza stampa integrale di Antonio Conte pre Inter-Genoa!

LA CONFERENZA PRE INTER-GENOA

Inter-Genoa è la gara più importante della stagione?

Beh, di quest’anno sicuramente, anche perchè è l’ultima. Ho sempre detto che sarebbe stato importante arrivare a Natale nelle migliori condizioni possibili; sono stati 5 mesi in cui abbiamo dovuto affrontare problemi importanti: li stiamo affrontando nella maniera giusta. Questa cosa ha responsabilizzato molto tanti calciatori, che hanno capito che era importante dare di più.

Ci puoi dire qualcosa su Agoume e Esposito? Gli infortunati come stanno?

Sicuramente c’è stata una crescita importante, soprattutto da parte di Esposito. Tutti e due sono ragazzi giovani ed hanno meritato la possibilità di esordire. Sono due ragazzi che potenzialmente hanno le capacità per diventare parte delle fondamenta dell’Inter per i prossimi anni. Mi auguro che la risposta sia sempre positiva, perchè ci metteranno sempre il massimo impegno. Per quanto riguarda gli infortuni, vediamo. Faremo delle valutazioni sapendo che con la squalifica di Brozo e Lautaro, visto che la coperta era un po’ corta, siamo comunque in emergenza: dobbiamo affrontarla forti del fatto che in queste situazioni diamo il meglio. So che dare il massimo, spinti dai nostri tifosi.

Cosa vorrebbe dire finire l’anno appaiati alla Juventus?

Sarebbe un segnale importanti, sia per noi che per tutto l’ambiente. Ero molto preoccupato perchè c’era una situazione che ci imponeva di puntare sempre sugli stessi calciatori. Avevo detto: cerchiamo di arrivare a Natale nel migliore dei modi. Siamo lì vicini: sarebbe fantastico se domani riuscissimo a vincere la partita. Sappiamo che incontriamo una squadra che ha bisogno di punti e viene da una partita persa in casa. Dobbiamo cercare di affrontare la gara con testa, cuore e gambe.

Cosa vi serve per ritrovare la vittoria?

Se io vado ad analizzare le partite, sono molto critico e chiedo molto, ma al tempo stesso devo essere obiettivo e dire che abbiamo raccolto meno del previsto; non è mai bello parlare di fortuna/sfortuna, ma in queste tre partite abbiamo avuto tante situazioni da sfruttare nel migliore dei modi. Se vado ad analizzare le prestazioni, sono positive; detto ciò, il risultato finale sposta il giudizio sulla prestazione. Mi auguro di vedere la stessa voglia dimostrata contro Barcellona, Roma e Fiorentina: domani dobbiamo essere perfetti.

Arrivi alla sosta attaccato alla Juventus; con i giusti correttivi, la rosa dove può arrivare?

L’obiettivo nostro, fin dall’inizio, è sempre stato quello di diventare una squadra credibile, una squadra che intimorisca gli avversari. Abbiamo iniziato un percorso e ci stiamo lavorando: quando inizi un percorso sai benissimo che puoi trovare buche, una zona sterrata, salite, di tutto che possa fermare il tuo cammino. Noi dobbiamo superare le difficoltà che abbiamo riscontrato in questi cinque mesi. Ci vorrà pazienza, io per primo dovrò avere pazienza, e cercare di continuare a costruire. A volte ho detto che non devi per forza vincere, non sempre vincere significa costruire: la vittoria è effimera, ti inganna. Puoi anche vincere, ma sotto sotto sai che pian piano stai distruggendo un qualcosa. A volte non vincendo sai che stai costruendo un qualcosa di duraturo che possa diventare importante nel tempo. Sappiamo benissimo che non ci siamo solo noi, ma anche altre squadre forti.

Dopo questi mesi, quanto ti piace essere l’allenatore dell’Inter e far parte integrante della sua storia?

Sicuramente, più passa il tempo e più entri dentro con il progetto, con la situazione. Sono stati cinque mesi in cui abbiamo lavorato tanto, non senza difficoltà. Sapevo benissimo che iniziavamo un nuovo progetto, la mia storia parla anche chiaro: non ho mai trovato situazioni apparecchiate, dove ti siedi ed inizi a mangiare. Fin dall’inizio ci siamo seduti e non le abbiamo scelte noi le portate da mangiare. Stiamo lavorando tutti assieme per costruire qualcosa di importante: sarà importante lasciare una traccia, ossia porre delle basi importanti. Cultura del lavoro, professionalità, serietà. Quando si stancheranno di noi sarà importante avere queste basi.

Come procede il recupero di Sanchez?

Sicuramente l’infortunio di Alexis è stata una tegola non da poco per noi. Aver avuto Lautaro e Romelu sempre disponibili ci ha aiutato, ma nel frattempo è cresciuto Esposito. Lui freme dalla voglia di ritornare, ama la competizione e la sfida; bisogna rispettare dei periodi previsti per il recupero, però sicuramente ha voglia e mi auguro che questa voglia, questo desiderio di giocare ci possa dare qualcosa in più.

Volevo chiederti di Skriniar: lo vedi imprescindibile?

Sinceramente, se vogliamo parlare di Milan sapete benissimo che considerazione ho nei suoi confronti. Stiamo parlando di un calciatore moderno, giovane, che sta lavorando tanto per cercare di migliorare, anche perchè ha 24 anni, ha tutta la vita davanti. Sta facendo bene, così come i suoi compagni di reparto: il fatto che noi siamo vicini alla testa della classifica dimostra che tutti quanti stanno facendo bene. Se dobbiamo paragonare, penso che la difesa stia facendo bene.

Mi fa un personale bilancio del suo 2019?

Il 2019 è stata un’annata divisa: da gennaio in poi c’è stata qualche chiacchierata con qualche società affinchè iniziassi a lavorare. Abbiamo trovato un’intesa con l’Inter, forte del fatto che col direttore Marotta avevamo già lavorato insieme in passato. Mi è piaciuto molto quello che ha detto il Presidente, l’ambizione della proprietà e la voglia di costruire qualcosa, sapendo tutti quanti che la base di partenza era comunque lontana dalla possibilità di giocarci qualcosa d’importante. Sono contento di aver trovato questo gruppo di calciatori: la cosa che mi piace di più è lavorare con le persone che ci sono qui, tutti eccezionali, dai calciatori ai giardinieri, dai magazzinieri alle guardie. Mi viene sempre voglia di continuare a lavorare anche se a volte ci sono situazioni che mi fanno venir voglia di smetrter di lavorare.

La vostra crescita vi può dare maggior consapevolezza anche per quando sarete al completo?

Stiamo lavorando dall’inizio dell’anno su determinati concetti: penso che determinati concetti siano acquisiti dalla squadra. Quest’anno ci sono state idee nuove, un allenatore nuovo con un suo credo. Più passa il tempo e più le idee entrano nella testa del calciatore: quando parlo di step di crescita, parlo di porre basi importanti come il lavoro che passi con i ragazzi. Più tempo passa e più puoi migliorare anche nella gestione dei tempi della partita. Tutti i dettagli possono essere migliorati, ma conta il tempo in cui lavoriamo duramente. Vedo un percorso bello perchè c’è voglia di fare da parte dei ragazzi.

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