IL CANTO DI NATALE NERAZZURRO – Lo spirito del Natale Passato

La fatica del giorno e il calar della notte, facevano udir al Biscione parole e frasi contorte. Si sentivan rumori di catene e parole in quantità come fossero in saldo, vana era l’intenzione di cancellare il mago di Certaldo.

Spirito del Passato avea invaso la Pinetina, era il buon Luciano, d’origin toscana, quasi fiorentina. Sopra il rumore dell’acciaio che sbattea sul pavimento, un misto di gratitudine e tormento. Si rivedevan ormai le stelle, ma rimanevan bianconere le più belle.

E mentre il pover Biscione incalzando rimembrava attimi di bianco celesti emozioni e giorni felici, il crudel spirito ribatteva: “ma che emozioni, ma che emozioni, ma che ca*** dici?”.

Vento e tempesta si sommavano al rumore delle catene mentre tornava il ricordo di un capitano diverso dalle altre bandiere. Mani all’orecchie e non più per il grido della Nord udire, ma per il cuore nerazzurro poi tradire.

Mai Biscione volle così presto cancellar ricordo, d’un grande amor finito in modo balordo. Sbalzato in aria e distrutto dal dolore sussurrò: “Adesso fa male, ma passerà. Il tuo compito è stato assolto e so già che qualcun altro verrà”.

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