E’ stato l’acquisto più atteso di quest’estate. Peccato che ormai è ottobre e il tempo dell’attesa dovrebbe essere terminato già da un pezzo. Quando torna in patria invece Diego Forlan è sempre una certezza: in campo novanta minuti nella vittoria dei campioni d’America per 4 a 2 contro la Bolivia, è mancato solo il gol. Il “Cacha” ha giocato un’ottima partita, confermandosi sui livelli a cui ha abituato tifosi di Premier, Liga e madrepatria.
Quelli che ancora devono godere di questa piacevole abitudine sono i tifosi nerazzurri a cui Forlan, ai microfoni di Sky, si è rivolto dopo il match: “Io sto bene ma è solo la quinta partita che gioco con la maglia dell’Inter, ho bisogno ancora di tempo“. Diego chiede tempo nel momento in cui l’Inter ha bisogno di far bene fin da subito. Difficile avere ancora pazienza, poichè nelle menti (ma non ancora nei cuori) dei tifosi nerazzurri l’uruguaiano ha preso il posto del mai abbastanza rimpianto Eto’o. Sbaglia chi continua ad accostarlo al camerunese: ruolo diverso, abilità diverse, background diversi. Stato di forma diverso.
Di simile ci sono il carattere e la leadership, mostrata una volta di più nel prosieguo dell’intervista: “La prossima partita è decisiva, fondamentale per noi. E’ un momento un pò cosi, passerà, ma contro il Napoli siamo stati condizionati dalla direzione arbitrale che ha assegnato un rigore inesistente e abbiamo giocato in dieci per il resto della partita. E’ brutto aver visto le persone lasciare lo stadio prima del termine della partita“. Martedì di nuovo appuntamento con la Celeste contro il Paraguay. Chissà che non arrivi il gol che manca col “suo” Uruguay. E chissà che dopo la sosta l’Inter non diventi la “sua” Inter.
Giovanni Cassese