L’intenzione del mondo del calcio è quella di salvare la stagione e arginare, per quanto possibile, i danni economici portati dal Coronavirus. La battaglia contro il Covid-19 è anche una battaglia contro il tempo: ecco la linea strategica tracciata nel summit UEFA di oggi.
GIOCARE OGNI 72 ORE: UNA CORSA CONTRO IL TEMPO
La riunione tra la Uefa e le 55 Federazioni nazionali affiliate è andato in scena oggi, in videconferenza. Secondo quanto riporta El Pais, l’intenzione è quella di dividere le competizioni in due filoni separati (nazionali e internazionali) e di concludere la stagione giocando in estate.
In particolare, dal summit UEFA è venuta fuori l’idea di ripartire dalle competizioni nazionali non appena sarà possibile e con le prime partite a porte chiuse. In seguito si proseguirebbe con Champions League ed Europa League che presentano rispettivamente 17 e 24 partite da giocare.
Ma, siccome è una corsa contro il tempo, la vera domanda è quando si ipotizza tutto ciò. Ferma restando l’imprevedibilità della situazione Coronavirus, gli scenari ipotizzati dagli organi sono due: il primo prevede una ripresa delle partite a inizio giugno, il secondo a fine giugno. A seconda di quello che accadrà, è stato già proposto un modello in cui ciascun club disputerà 3/4 partite a settimane, numeri pazzeschi a cui il sindacato mondiale del calcio non si è opposto, valutando l’ipotesi di giocare ogni 72 ore!