L’attaccante ex Inter Keita Baldé è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, e ha parlato delle sue preoccupazioni riguardanti la sua famiglia sull’emergenza sanitaria causata dal coronavirus. Di seguito un estratto delle parole dell’attuale attaccante del Monaco:
IMPATTO RELATIVO
“Qui l’impatto del coronavirus è relativo, però mio padre e i miei fratelli sono a Barcellona, e li la situazione è brutta, e mia madre a Dakar, molto preoccupata. Se il Covid-19 arriva forte in Africa sarà una catastrofe. Dicono che il calore possa essere un deterrente contro il virus, spero abbiano ragione”
SITUAZIONE PER RIFLETTERE
“Penso che il pianeta terra si sia preso una pausa. Che a livello umanitario si è esagerato, siamo andati un po’ oltre. Magari questa situazione ci fa riflettere col cuore, e ci serve per darci una regolata e apprezzare le cose veramente importanti”.
FUTURO
“Difficile da prevedere. In questo momento sento tante cose, e cambiano ogni giorno. Mi sembra ci sia grande confusione. Certo è che siamo fermi da un mesetto e il calcio mi sembra lontanissimo. Monaco? Qui sto bene. Città a misura d’uomo, ottimo club, squadra rispettata, allenatore scuola Barça. Ho altri due anni di contratto e al futuro non penso. Lo dicevo prima, è ancor più vero ora”.
SU INTER E LAZIO
“Le vedevo bene entrambe, soprattutto la Lazio. Mi sembrava fortissima, peccato che si sia fermato tutto. È un club dove sono stato tanti anni, ce l’ho nel cuore. L’Inter era la squadra che tifavo da bambino, ho vissuto un periodo più breve ma molto intenso, ho segnato il gol che l’ha portata in Champions. Ora sono all’inizio di un cammino lungo. Non si può pensare che con l’arrivo di Conte si sistemi tutto subito. Ci vuole tempo, ma la strada è quella giusta”