Il presidente della FIGC Gravina, intervistato da Sky Sport, ha confermato che la ripresa della Serie A è sempre più prossima.
QUANDO RIPARTIREMO?
Il presidente Gravina è subito chiaro: “Corriamo il rischio di essere ripetitivi. I campionati di calcio cominceranno se ci sarà la garanzia che è tutto in ordine per quanto riguarda la salute di atleti e addetti ai lavori. Mercoledì 15 una riunione con un comitato tecnico-scientifico detteranno una procedura e tutti gli atleti dovranno applicarla. Previsti dei controlli per la negatività dei protagonisti e poi partirà la fase dell’allenamento con l’auspicio che riparta il campionato. Sento voci contrastanti, ma bisogna fare chiarezza sulla reale situazione del Paese”.
LE CONDIZIONI DI RIPARTIRE
Ma quindi ci sono le condizioni e la volontà di ripartire: “Siamo nelle condizioni oggi di dover rispettare le indicazioni delle autorità di governo e degli scienziati. Non possiamo rischiare. Fino a quando non ci sarà impedito da ragioni oggettive, dobbiamo comunque definire i nostri campionati. La ragione è facilmente intuibile. La mancata definizione degli organici e il non completamento delle competizioni porterebbe a conseguenze negative per il mondo del calcio e non solo.
DA DOVE RIPARTIRE?
Da dove si ripartirà? Quali saranno le strutture utilizzate? Il presidente è chiaro: “L’idea è quella di utilizzare le strutture in uso alle singole società. Dove non fosse possibile troveremo soluzioni alternative”.
FIN DOVE SI PROSEGUIRA’?
Ma fin dove si proseguirà? La risposta è piuttosto evasiva: “Non c’è una scadenza in questo momento. La FIFA ha stabilito che bisogna ultimare i campionati e poi riparte la prossima stagione. Ci adegueremo alle indicazioni di FIFA e UEFA e dalle indicazioni degli scienziati e del governo. L’idea è di completare i nostri campionati ove questo sarà possibile”.