È stato il pilastro del centrocampo di Andrè Villas-Boas ai tempi del Porto e Branca lo ha portato a Milano a gennaio con l’intenzione di farne il nuovo leader della mediana nerazzurra, cercando di ricreare davanti alla difesa una diga simile a quella che ha permesso a Mourinho di trascinare l’Inter sul tetto d’Europa.
Stiamo parlando, ovviamente, di Fredy Guarin, centrocampista colombiano classe 1986. Il suo arrivo a Milano è stato considerato da tutti come una scommessa: infatti, il numero 14 nerazzurro negli ultimi mesi trascorsi in Portogallo è stato tormentato da continui infortuni muscolari.
I primi mesi in nerazzurro sono serviti al giocatore per conoscere il calcio italiano e ritrovare una condizione fisica ottimale. Le prime uscite in amichevole e, soprattutto, la prima gara ufficiale di giovedì scorso a Spalato hanno dimostrato che il colombiano ha acquisito una sicurezza fisica e mentale ottimale.
A distanza di qualche settimana dall’inizio della nuova stagione, si può affermare che la scommessa fatta a giugno dalla dirigenza nerazzurra con il riscatto del giocatore per una cifra vicina agli 11 milioni di euro sia davvero vicina ad essere vinta.
Stramaccioni quest’anno avrà a disposizione un giocatore completo a cui potrà affidare le chiavi del centrocampo. Già a Spalato, contro l’Hajduk, nel 4-3-2-1 schierato dal mister, si sono viste le prime prove di “diga nerazzurra”, con Guarin padrone indiscusso della mediana grazie alla sua prestanza fisica e Cambiasso lì vicino a guidarlo.
È vero, siamo ancora a inizio agosto e gli avversari incontrati finora sono tutt’altro che irresistibili, ma se il giocatore riuscirà a non avere problemi fisici nel corso della stagione Stramaccioni e compagni potranno contare su un valore aggiunto capace di fare davvero la differenza.