Inter-Shakhtar, è la vittoria di Antonio Conte contro tutte le critiche

Con la vittoria di ieri sera contro lo Shakhtar, Antonio Conte si è preso una bella rivincita nei confronti di tutte le critiche fatte nell’ultimo periodo e nel corso di tutto l’anno.

CONTE, DA LUKAKU AL 3-5-2: ALLA FINE L’HA SPUNTATA IL TECNICO NERAZZURRO

L’allenatore nerazzurro è riuscito a portare l’Inter in una finale europea dopo ben 10 anni. Un traguardo importante, sommato al secondo posto in classifica in campionato, dietro alla Juventus di un solo punto. Al primo anno in nerazzurro Conte è riuscito a lasciare il segno e, comunque vada la finale di venerdì contro il Siviglia, ha saputo conquistare dei traguardi importanti, che mancavano da tempo in questo club.

Nel corso della stagione il tecnico nerazzurro ha ricevuto molti attacchi da parte della stampa e dagli stessi tifosi, molto spesso allergici ai continui sfoghi dell’ex ct durante le interviste post gara. Tante sono state le critiche: dal sistema tattico del 3-5-2, alla gestione Eriksen e infine i ripetuti attacchi alla società.

La manita calata dai nerazzurri contro la squadra ucraina è stata una vera vittoria del tecnico nerazzurro. Dal punto di vista tattico l’allenatore ha annullato completamente la squadra avversaria, dimostrando a tutti come il suo schema sia adatto a una competizione europea. Più volte il suo 3-5-2 è stato criticato e definito un modulo non adatto al di fuori del campionato italiano. Il cammino in EL dell’Inter ha invece premiato l’idea di gioco di Conte e dimostrato di poter battere qualsiasi squadra europea.

Un ‘altra vittoria del tecnico nerazzurro si chiama Romelu Lukaku. L’attaccante belga è stato voluto fortemente dall’ex ct e la sua scelta si è rivelata eccezionale: 33 gol segnati dal centravanti in questa stagione. Protagonista ancora una volta, anche in semifinale, con una rete che dimostra tutto il suo stra potere fisico. Ennesima conquista dell’allenatore nerazzurro verso chi ha spesso attaccato l’attaccante belga.

MENTALITÀ E GRUPPO: LA COMBINAZIONE VINCENTE

La partita contro lo Shakhtar ha messo in luce un elemento importante: Conte ha creato un gruppo. Come confermato spesso dai giocatori, l’allenatore barese è riuscito a creare uno spirito di squadra che da anni mancava all’Inter: prima il bene del gruppo e poi il singolo. Il raggiungimento della finale è la vittoria dell’insieme, dell’intera squadra, unita e compatta verso il proprio obiettivo.

La squadra nerazzurra ha assunto ormai le caratteristiche del suo allenatore e tra queste la mentalità vincente. Il 5-0 di ieri sera è la dimostrazione di quella voglia di non accontentarsi mai, di chiudere le partite e di arrivare a qualsiasi costo all’obiettivo prefissato. Certi giocatori non hanno mai giocato a certi livelli e con il lavoro del mister sono riusciti a raggiungere una finale europea, un traguardo importantissimo.

La crescita del gruppo è evidente e il merito va al tecnico e al suo staff: la finale è il frutto di un duro lavoro effettuato tutto l’anno. In caso di vittoria venerdì sera, Conte potrebbe entrare nella storia dei grandi dell’Inter. Nel frattempo ha già costruito qualcosa per cui vale la pena continuare a sognare.

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