Il Manchester City è in pole per accaparrarsi Lionel Messi: c’è il maestro Pep Guardiola, c’è l’amico Sergio Agüero e ci sono, soprattutto, le risorse illimitate da parte dello sceicco Mansur. Ma non è detta l’ultima parola, perché anche l’Inter può permettersi l’argentino. Non parliamo dei 700 milioni della clausola imposta dal Barcellona, ovviamente, ma dello stipendio monstre da circa 50 milioni di euro netti annui. E ci sarebbe un tanto piccolo quanto importante particolare che agevolerebbe i nerazzurri rispetto a tutte le rivali: il fisco.
TRA NETTO E LORDO
Se i vari Manchester City, Manchester United e PSG dovrebbero versare 90 milioni di euro lordi per arrivare ai 50 milioni netti richiesti da Messi, a Suning basterebbero 66,5 milioni. Il perché di questi 25 milioni risparmiati? Il decreto crescita. Sono infatti previsti benefici fiscali previsti per tutti coloro che trasferiscono la propria residenza dall’estero nel nostro Paese. A dire il vero sia Leo che il papà Jorge hanno già comprato casa a Milano. Motivi esclusivamente fiscali o indizio di mercato?