Lo scambio Pazzini-Cassano e le confortanti prestazioni offerte da Palacio in precampionato nel ruolo di prima punta lasciano intendere la volontà di Stramaccioni di non avvalersi di un centravanti classico come vice-Milito.
A meno di occasioni dell’ultimo minuto il reparto offensivo nerazzurro non subirà modifiche in entrata (dovrebbe invece partire almeno uno tra Longo e Livaja, ndr); in caso di assenza del “Principe” saranno Palacio e Cassano a ricoprire, almeno sulla carta, il ruolo di attaccante centrale.
L’ultima tendenza del calcio mondiale infatti, quella del falso nueve, sembra aver varcato i confini di Appiano Gentile; e in un contesto tecnico che intende privilegiare il possesso di palla, una prima punta che non dia punti di riferimento agli avversari, che nel 90% dei casi attenderanno l’Inter nella propria metacampo concedendo pochi spazi per attaccare la profondità, potrebbe rappresentare una soluzione importante per il nuovo corso nerazzurro.
Oltre a Palacio, brillante e profilico nel ruolo di prima punta nei primi sei mesi dello scorso campionato a Genova, anche Cassano, con un’adeguata condizione fisica, avrebbe le caratteristiche per giocare in quella posizione. D’altronde la miglior stagione in carriera di Fantantonio risale al campionato 2003/2004, conclusa, grazie al geniale supporto di Francesco Totti, con 18 reti.
L’Inter quindi è sempre più intenzionata ad avvicinarsi a questa nuova frontiera calcistica, influenzata dal “barcellonismo”, dal dominio della nazionale spagnola, campione d’europa con Fabregas in prima linea, e dal progressivo decadimento del ruolo di centravanti classico, che vede attualmente pochissimi interpreti in grado di fare la differenza.