Antonio Conte, in occasione del lancio della modalità “Allenatore” nel gioco Fifa 21, è stato intervistato dal canale Youtube dell’Inter.
Conte: “Ogni allenatore deve cercare di esaltare i pregi dei suoi giocatori”
Diversi gli argomenti trattati dal tecnico interista: “Il segreto del successo è sempre il lavoro. Poi dico la passione, la voglia di tenersi aggiornati e studiare perché il calcio cambia”.
Conte ha poi aggiunto: “La più grande sfida per un allenatore è riuscire a far pensare 24 persone con il ‘noi’ e non con l”io’. Ogni allenatore deve capire le caratteristiche de proprio calciatore, cercando di esaltarne i pregi e limitandone i difetti. Al Chelsea successe con Moses, lo trasformai da ala offensiva a laterale, e poi ha scoperto di essere tra i migliori in quella posizione. E’ molto bello quando vedi questi cambiamenti, arrivano risultati importanti e il giocatore è felice. Per un allenatore è importante trovare il giocatore con le caratteristiche tecniche adatte. Serve avere anche occhio perché nel mercato di riparazione è importante trovare l’elemento giusto anche in prestito”.
L’approccio in allenamento.
“Di solito è più collettivo che individuale perché alleni la squadra in fase offensiva e difensiva. C’è bisogno di tutti i giocatori per migliorare. Quello che dico sempre ai giocatori è che serve allenarsi ad alta intensità, per quello chiedo loro aspetti e situazioni che ci saranno in partita”.
La preparazione mentale di un giocatore.
“E’ importante entrare nella testa di un calciatore, cercare il giusto canale per ottenere il massimo”.
Un consiglio che darebbe a un giovane Antonio Conte.
“Sarebbe quello di godermi il percorso che inizio con le squadre di club che mi ingaggiano. Tante volte il fatto di dover vincere, portare responsabilità e pressioni ti fa dimenticare di goderti il percorso di crescita che porterà sicuramente a buoni risultati”.
Un giocatore che ti sarebbe piaciuto acquistare nella storia del calcio?
“Mio papà, che mi ha trasferito la passione per il calcio, mi ha sempre parlato di Pelé. Dico lui, per rispetto a mio padre e a Pelé che è stato un grande giocatore”.