Se la sconfitta interna contro l’Hajduk Spalato ha fatto suonare in casa nerazzurra un campanello d’allarme, il Vaslui, prossimo avversario di Europa League dell’Inter, nonostante non sia un club blasonato, non rappresenta neanche una compagine da prendere sotto gamba.
Eliminati dalla Champions League dal Fenerbahce lo scorso 8 agosto in virtù del sonoro 4 a 1 subito fra le mura amiche, la compagine di Marius Șumudică ha già dimostrato di saper affrontare certi match riuscendo nell’impresa di pareggiare all’andata per 1 a 1 ad Istanbul, facendosi rimontare al 90’ dopo essere passato in vantaggio quindici minuti prima grazie ad Antal.
Sesti a 8 punti, a -5 dalla coppia formata dalle capoliste Steaua Bucarest e Pandurii, nell’anticipo di sabato i romeni sono passati per 3 a 0 sul campo del Gloria Bistrita. Andati in vantaggio con Milanov al 37’, le “maglie gialle” hanno raddoppiato con Niculae e chiuso i conti al 90’ con Sburlea, subentrato proprio al posto di Niculae.
Il Vaslui, nato solo nel 2002 anche grazie al finanziamento dell’ex arbitro internazionale Adrian Porumboiu, rappresenta una bella realtà. Classificatosi la scorsa stagione al secondo posto, a – 1 dal Cluj, il sopracitato club ha in rosa elementi da non sottovalutare, nonostante l’importante perdita subita per la cessione di Wesley Lopes da Silva, mezza punta brasiliana che in due stagioni è riuscito a realizzare 55 reti, diventando lo straniero che ha messo a segno più gol nel campionato romeno.
Altri elementi di spicco della compagine romena sono Nicolae Stanciu e proprio il bomber Marius Niculae. Il primo è un trequartista molto tecnico cresciuto nelle giovanili dell’Unirea Alba. Classe ’93 e dotato di personalità, il ragazzo è stato inseguito in passato da Hoffenheim, Brescia, Celtic Glascow e Stoccarda. Il secondo invece, andato in rete anche sabato in Liga I, è un centravanti molto esperto che ha militato in club come Sporting Lisbona, Standard Liegi, Mainz, Inverness e Dinamo Bucarest. Autore di più di 110 gol con le squadre di club e di 15 in 41 presenze con la nazionale, il trentunenne giramondo è il perno dell’attacco attorno a cui gira tutto il gioco dei suoi compagni.
Schierati verosimilmente con un 4-4-1-1, Stramaccioni si troverà davanti a degli avversari motivati a fare bene e a ripetere la bella figura fatta lo scorso anno contro la Lazio, quando riuscirono nell’impresa di pareggiare 2 a 2 all’Olimpico e 0 a 0 al stadio Municipal.