Il tecnico nerazzurro parlerà alle 13:30 in conferenza stampa.
La sfida storica
Inter-Juve: il derby d’Italia, la madre di tutte le partite. L’occasione per l’Inter di dimostrare definitivamente quanto vale e quanto lavoro manca ancora per essere competitivi per il titolo. Si gioca nella cornice spettrale di un San Siro vuoto, fotocopia di ciò che accadde prima che il campionato venisse interrotto lo scorso anno, ma allo Stadium. Conte ritrova la sua ex storica, Pirlo ritrova la squadra, per la prima volta da allenatore, che lo ha lanciato in Serie A. Una partita storica, che non lascia spazio al grigio: o sarà bianconero o sarà nerazzurro.
L’ambizione, l’obiettivo
Le parole di Conte in conferenza: “Sarà una partita tra due squadre che hanno l’ambizione di lottare per vincere e ottenere qualcosa di importante. Ogni partita è importante, i punti in palio son sempre gli stessi se vinci o se pareggi. La Juventus è il parametro di riferimento, visto che in questi anni ha strafo minato in Italia. Non voglio indicare favoriti per la vittoria finale. Dobbiamo avere rispetto per una squadra che vuole dominare per il decimo anno di fila. Per quello che hanno dimostrato bisogna avere rispetto, negli anni passati non c’è stata storia: l’anno scorso abbiamo accorciato la distanza nei loro confronti, speriamo di fare altrettanto quest’anno. Nessuna squadra in Italia ha colmato il gap con la Juventus. Se poi ad una squadra che vince da così tanti anni aggiungi valori come Morata, Chiesa, Kulusevski capisci che c’è un progetto importante. Nonostante tante squadre siano migliorate, non c’è ancora una squadra che li abbia superati.
La crescita della squadra
Continua così il tecnico leccese e parla dei miglioramenti fatti dopo un anno e mezzo di lavoro: “Sul campo siamo cresciuti tanto, frutto di un anno e mezzo di lavoro. Possiamo e dobbiamo migliorare la mentalità, la cattiveria agonistica, del sentire il sangue in alcune partite e avventarsi per ammazzare l’avversario, sportivamente parlando. Fa tutto parte di un percorso e questi ragazzi stanno lavorando per migliorare tanto.
Vidal e Eriksen: la chiave per il rilancio
Le ultime domande rivolte ad Antonio Conte sono su due giocatori che non son ancora riusciti a prendersi l’Inter, ovvero Vidal e Eriksen: “Vidal ha l’esperienza per affrontare la sfida nella giusta maniera. Non stiamo parlando di un ragazzo alle prime armi, stiamo parlando di un giocatore che ha giocato per club importanti. Per gli altri sono partite importanti da affrontare con la giusta pressione; senza che vengano appesantite gambe e cervello. Vi ho portato un dato di fatto: dobbiamo cercare di sfruttare al meglio tutto il potenziale della rosa. Dietro Brozovic non abbiamo in squadra un giocatore con quelle caratteristiche. Stiamo cercando di impostare Eriksen per farlo rendere in quella posizione. Un giocatore così duttile è fondamentale per me e per la squadra”.