L’Inter saluta uno dei terzini più forti di sempre

Neanche il tempo di asciugare le lacrime per l’addio di Julio Cesar, che in casa nerazzurra arriva il momento dell’ultimo saluto anche per Douglas Sisenando Maicon. Dopo sei anni favolosi, Il “Colosso” ha lasciato ufficialmente l’Inter per trasferirsi al Manchester City di Roberto Mancini, l’allenatore che lo aveva introdotto nel calcio che conta.

Come se avesse lanciato un boomerang in cielo, l’ex allenatore nerazzurro può finalmente riabbracciare il suo pupillo, lasciando un vuoto incolmabile a Milano. Che giri strani fa la vita. Forse è vero che, come ogni grande storia che si rispetti, il finale è quasi sempre amaro e, nella vita di ognuno, arriva sempre il momento di fare le valigie e partire. Per il Freccia Nerazzurra quel giorno è arrivato.

Quella tra Maicon e l’Inter è una delle più belle storie d’amore mai viste, fatta di successi, passione e tante soddisfazioni. Fin dal suo arrivo nel 2006, l’allora sconosciuto terzino brasiliano ha dettato legge nel suo ruolo. Il “Colosso” è stato il primo a cancellare i fantasmi che percorrevano le fasce dal post Roberto Carlos e, con le sue discese, ha cancellato tutti i suoi rivali, distruggendo tutto quello che si trovava davanti.

Con tanta umiltà e tanta voglia di fare, è diventato il più forte del mondo, alzando decine di trofei al cielo e diventando il modello di terzino destro per eccellenza nel mondo. In sei anni ha vinto tutto: 4 scudetti, 3 Supercoppe italiane, 2 Coppe Italia, 1 Champions League e 1 Mondiale per Club. Le sue sgroppate sulla fascia, la sua esplosività e la sua corsa sono cose che vivranno in eterno nella mente dei tifosi nerazzurri e che difficilmente cadranno nel dimenticatoio.

Come cancellare dalla memoria la doppietta di Siena, le firme nei derby, il bellissimo gol nella semifinale di Champions contro il Barcellona o l’eurogol contro la Juve? Rammarico, tristezza e amarezza resteranno per sempre nella mente di chi lo ha visto giocare e di chi poteva vantarsi di averlo in squadra e adesso non più.

Un vecchio proverbio dice: “morto un Papa se fa un altro“. Forse però, questa volta non accadrà, perchè un terzino così decisivo sarà impossibile da trovare. Boa sorte Maic!

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