L’Inter, dal punto di vista meramente tecnico, può ritenersi soddisfatta del sorteggio di Europa League. Squadre come il Rubin Kazan, il Neftchi e il Partizan non possono sicuramente essere paragonate al Liverpool con cui dovrà vedersela l’Udinese di Guidolin o il Tottenham, avversario della Lazio di Petkovic.
Il sorteggio è positivo anche sul piano della scaramanzia. I nerazzurri hanno già incontrato il Rubin Kazan in Champions League nella stagione 2010/2011, l’anno del Triplete. L’Inter, poi, ha incrociato il suo destino con il Partizan nella Coppa Campioni del 1963/1964 e nella Coppa Uefa 1990/1991. Tutte competizioni poi vinte dalla Beneamata.
Non è, però, tutto oro quel che luccica. Infatti, nella nostra analisi, urge considerare anche l’aspetto logistico. Le trasferte, soprattutto quelle a Kazan e a Baku, saranno molto dispendiose in termini di energie fisiche e mentali. Stramaccioni dovrà essere molto bravo a gestire i suoi uomini con un ampio turnover.
E’ probabile che l’Inter in prossimità di questi viaggi chieda lo slittamento della successiva gara di campionato al lunedì, come affermato dallo stesso mister sul sito inter.it. Ma basterà? 24 ore in più sono davvero una panacea per tutti i mali? Sicuramente no. Proprio queste insidiose trasferte saranno un duro banco di prova per la Strama band.
Molti giornalisti e opinionisti tendono a ignorare lo sforzo che richiede l’Europa League, preferendo parlare sempre e unicamente della Champions. Questo perchè da molto tempo le squadre italiane snobbano la seconda competizione continentale, con tutte le conseguenze del caso per il nostro ranking. Quest’anno l’Inter dovrà riuscire a coniugare un ottimo campionato con una dignitosa Europa League. Non sarà facile.