Lui comincia a parlarne, pur affrontando la questione da lontano; la società dal canto suo è già pronta nell’eventualità in cui Zanetti decidesse di appendere gli scarpini al chiodo. Fa strano parlarne, fa strano parlare del ritiro di un giocatore straordinario, un leader in campo e fuori, un giocatore che a 39 anni suonati corre ancora come un ragazzino.
La verità è che per ora la mente di Zanetti non ha fatto altro che sfiorare soltanto di striscio il pensiero di lasciare la maglia nerazzurra, quella maglia che ha portato in trionfo, che ha indossato con orgoglio in tutto il mondo. Perché Zanetti oggi è l’Inter, e l’Inter è Zanetti. E come non si riesce ad immaginare un corpo senz’anima, così non si riesce ad immaginare questa squadra senza il suo Capitano. Zanetti ha un contratto fino al 2013, con un occhio al Mondiale in Brasile.
In una recente intervista El Tractor, interrogato circa la possibile data del suo ritiro, ha dichiarato: “Voglio rendermi disponibile finché potrò. A fine campionato valuterò io, parlando con la mia famiglia, se continuare o no“. Parole che sanno di qualcosa che prima o poi arriverà. La società non si farà trovare impreparata. E’ pronto per lui un posto in seno a quella che sarà la sua casa per sempre. E che posto! Risale ad oggi infatti un’indiscrezione del Corriere dello Sport che parla addirittura di un ruolo da vice-presidente come riconoscimento per la sua grande carriera.
Quando sarà, Zanetti mancherà molto nel cuore dei tifosi, mancherà molto allo stesso Moratti che più di 15 anni fa decise di scommettere su di lui. Una scommessa che il Presidente vuole portare avanti anche fuori dal campo, per il futuro dell’Inter. Perché oggi Zanetti è l’Inter, e l’Inter è Zanetti, e così sarà per sempre.