Nonostante il girone dei nerazzurri non sia fra i più proibitivi, club come il Rubin Kazan non sono da prendere sotto gamba. Fondato nel 1958 e laureatosi campione di Russia nel 2008 e nel 2009, il club allenato da Gurban Berdiýev si è classificato settimo nel passato campionato, passando comunque direttamente alla fase a gironi della presente competizione continentale in virtù della vittoria della scorsa edizione della coppa di Russia.
Attualmente in ottava posizione, a – 7 dalla vetta occupata dal Terek Grozny, sabato scorso ha perso per 1 a 0 in casa della Lokomotiv Mosca in virtù della rete siglata al 52’ da Tarasov e del condizionamento causato dall’espulsione del terzino Ansaldi alla fine della prima frazione di gioco. Nonostante la società di Dimitri Samarenkin avesse sconfitto dieci giorni fa in trasferta lo Zenit San Pietroburgo per 2 a 1, la sua ultima prestazione è apparsa in netta controtendenza.
Oltre ai pericoli rappresentati da Alan Kasaev e Carlos Eduardo, fra le fila del Rubin troviamo due vecchie conoscenze del campionato italiano: l’ex udinese Roman Erëmenko e Salvatore Bocchetti. Il difensore italiano è arrivato in Russia via Genova (sponda rossoblu) nel 2010 ed in 58 presenze ha messo a segno ben 9 reti.
Da qualche giorno si è invece trasferito al Getafe Oba Oba Martins. Il nigeriano era arrivato a Kazan in cerca di riscatto e dello smalto mostrato ai tempi dell’Inter, smarrito nel 2008 (ai tempi del Newcastle) a causa del drammatico incendio in cui morì la madre, ma le avances spagnole hanno sorbito un effetto maggiore e ne hanno determinato il trasferimento in terra iberica.
Chissà se in tutto ciò ha avuto un ruolo il fair play finanziario e la sospensione dei premi voluta dalla Uefa proprio ai danni del Rubin e di altre 22 squadre fra cui l’Atletico Madrid e il Malaga.