Milito: “Strama sa come si vince un derby. Cassano uomo chiave, mentre a Pazzini auguro…”

Andrea Stramaccioni gli ha risparmiato la trasferta di Baku per averlo al 100% contro i rossoneri. Diego Milito è l’uomo-derby per eccellenza e domenica sera cercherà di incrementare il suo bottino nelle stracittadine milanesi. Ai microfoni di Sky Sport, il “Principe” ha raccontato le sue emozioni in vista della sfida ai cugini, ripercorrendo anche gli incroci degli ultimi anni.

Diego, qual è il derby che ricordi con più affetto?

“I derby sono tutti belli, soprattutto quando si vincono. Li ricordo bene tutti, ma forse il primo, quello che abbiamo vinto 4-0 nel 2010. È stata una partita, secondo me, giocata benissimo da parte nostra. E’ un derby che ricordo con tanto affetto perché era il mio primo derby ufficiale e abbiamo fatto una grandissima partita”.

L’anno scorso Stramaccioni riuscì a trovare la chiave giusta per vincere il derby. Quale fu il segreto di quel successo?

“Ricordo una settimana serena. Lui è molto bravo a preparare le partite e noi siamo arrivati tranquilli al derby, sapendo che dovevamo vincere per forza per poter lottare ancora per la Champions. Abbiamo preparato molto bene il match, il Milan si giocava anche il campionato. La ricordo come una bella partita”.

Cassano, secondo te, lo vivrà in maniera particolare?

“Non ne abbiamo ancora parlato, ma sicuramente sarà per lui una partita speciale dopo quello che ha vissuto al Milan. Sicuramente può essere un uomo chiave per noi, perché stiamo parlando di un grandissimo attaccante e di un grandissimo giocatore che può fare la differenza in qualsiasi momento”.

Qualche timore nell’affrontare un ex compagno come Pazzini?

“Timore no, ovviamente rispetto. Conosciamo benissimo il ‘Pazzo’, è stato con noi quasi due anni, conosciamo il suo valore e quello che può fare dentro il campo. Un grandissimo attaccante, dovremo stare attenti perché può farti male in qualsiasi momento”.

Vuoi mandargli un messaggio?

“Sicuramente parleremo prima della partita e io gli auguro tutto il meglio possibile, dopo il derby ovviamente”.

Qual è la reale forza dell’Inter e quali sono i vostri obiettivi per questa stagione?

“Sicuramente è presto per dirlo perché siamo una squadra in fase di costruzione. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, quindi parlare di scudetto mi sembra un po’ presto, bisogna vedere più avanti. Ovviamente l’Inter è obbligata a lottare”.

Vi spaventa di più la Juventus o il Napoli?

“Noi rispettiamo tutti. Stiamo parlando di due grandissime squadre che lo stanno dimostrando e lo hanno dimostrato negli anni passati. Rispettiamo loro, ma rispettiamo la Lazio e la Roma. Sono squadre che sicuramente lotteranno insieme a noi e insieme al Milan fino alla fine”.

Ti gratifica il fatto che l’Inter e Stramaccioni continuino a puntare sulla tua esperienza all’interno del nuovo progetto?

“È ovviamente motivo di orgoglio che, sia il mister, sia la società, continuino a puntare su di me a trentatre anni. Sicuramente sono da ringraziare e io devo dimostrare di essere all’altezza ogni giorno in allenamento e ogni domenica in campo”.

Ci sono dediche particolari da fare in caso di un gol vittoria?

“No, mi piacerebbe tantissimo vincere il derby. È una cosa unica, soprattutto per i tifosi, per quello che significa. La cosa principale è vincere, poi se segno molto meglio, ma la cosa più importante sono i tre punti”.

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