Mentre la stagiona calcistica inizia pian piano ad entrare nel vivo, gli uomini mercato delle società più importanti continuano a scandagliare senza sosta il panorama calcistico italiano ed estero, soprattutto alla ricerca di giovani, visto l’incombente fair play finanziario. Una delle società più attive è certamente l’Inter che, stando ad indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, è sulle tracce del gioiellino della Sampdoria Pedro Obiang.
Classe 1992, Obiang è un centrocampista polivalente; può infatti giocare sia davanti alla difesa che da intermedio in una mediana a tre. Destro naturale, è dotato di grande fisico ed ottima corsa, qualità alle quali abbina anche una tecnica tutt’altro che disprezzabile.
Nato ad Alcalà de Henares, paesino ad una trentina di chilometri da Madrid, da genitori originari della Guinea Equatoriale, inizia la sua carriera nelle giovanili dell’Atletico Madrid. Nell’estate 2008 la Doria lo acquista per 130mila euro e nelle due successive stagioni gioca con gli Allievi Nazionali e con la Primavera della società blucerchiata. Nell’estate 2010 firma un quinquennale e viene aggregato da mister Di Carlo al ritiro della prima squadra a Moena. A settembre, a Torino contro la Juventus, esordisce in Serie A (al termine dell’annata totalizzerà quattro presenze nella massima serie, ndr) ed il 16 dicembre in Europa League contro il Debreceni.
L’anno passato in Serie B diventa titolare sia con Atzori che con Iachini, collezionando 29 presenze ed affermandosi come uno dei giovani più promettenti della categoria. La promozione in A e l’arrivo di Ciro Ferrara sulla panchina doriana non mutano le gerarchie a Bogliasco e Obiang scende in campo dal primo minuto in tutte e sette le prime partite di campionato mettendo in mostra tutte le sue ottime qualità.
La dirigenza nerazzurra, dopo non essere riuscita a chiudere in estate l’affare Poli, proverà in questi mesi a lavorare ai fianchi dei dirigenti blucerchiati per assicurarsi un altro pezzo importante dell’Inter del futuro. In agguato però, secondo i beninformati, c’è il solito Manchester City di Roberto Mancini, estimatore della prima ora di Obiang.