L’Inter ci prende gusto. La vittoria contro il Bologna per 3-1 mette in cassaforte il quinto trionfo consecutivo in campionato e un -4 dalla Juve capolista, che non può che portare ottimismo e buon umore all’ambiente. L’attore protagonista è sempre lo stesso, Andrea Stramaccioni. L’allenatore romano, a suon di vittorie, continua a stupire il popolo nerazzurro, zittendo chi lo considerava un principiante senza futuro. Oggi più che mai Strama ha messo in campo tutto il suo repertorio tecnico-tattico, lanciando un chiaro segnale alle pretendenti per la lotta Champions e forse anche ai bianconeri per le zone alte.
Nel post-partita il mister ha commentato così i 90 minuti: “Abbiamo sofferto gli avvii di tutti e due i tempi, il Bologna ha messo in campo agonismo, ma l’Inter mi è piaciuta, è stata compatta, quadrata, abbiano concesso poco su azione, siamo stati impreparati solo sul calcio d’angolo in cui ci hanno segnato. Facciamo passi avanti e sono contento di questa crescita.”
Cassano, alla vigilia dato come titolare, è entrato a partita in corso: “È il bello del calcio. Io pensavo di farlo giocare ma nella seduta di stretching di stamane ha avuto un problema al collo che l’ha quasi bloccato del tutto. Cosa ho chiesto a Mudingayi? Che Diamanti centralmente non giocasse palloni pericolosi: sulla fascia, poi, finiva tra Zanetti e Gargano, direi che è andato tutto bene. L’Inter secondo me ha fatto una grande prestazione“.
I complimenti per l’allenatore nerazzurro non tardano ad arrivare, ma Strama cerca di tenere i piedi per terra: “Sto cercando di fare la mia parte, sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Inter, se una squadra vince 8 partite in trasferta è un segnale di compattezza, vuol dire che siamo concentrati e motivati, sto cercando di dimostrare che il presidente non ha fatto una pazzia troppo grossa…”.
A fine intervista, inevitabili due battute sulla sfida con la Juve e sul recupero di Sneijder: “La Juve? Prima giochiamo contro la Sampdoria, non dimentichiamocelo. Se ci sarà Sneijder? Per quanto stiamo accelerando i tempi, penso che difficilmente ce la farà per Torino. Non ha senso forzare i tempi se poi c’è il rischio di perderlo nuovamente”.