Il giorno successivo alla trionfale trasferta di Torino che ha visto l’Inter espugnare lo Juventus Stadium, Javier Zanetti è ospite telefonico di Sky, durante il programma Benedetta Domenica: tanti i temi toccati a partire dalla vittoria contro i bianconeri, passando per Andrea Stramaccioni e il rapporto con la squadra, fino ad arrivare agli obiettivi di questa stagione che diventano sempre più interessanti.
“Vincere a Torino non è facile e non è stato da poco. Abbiamo corso tanto. La forza del gruppo è che tutti ci sentiamo importanti, siamo uniti, e ieri lo abbiamo dimostrato. Guarin è entrato dopo ed è stato decisivo sul secondo gol di Milito“.
Al capitano nerazzurro viene poi chiesto se Stramaccioni sia simile a José Mourinho: “Non bisogna fare paragoni. Lui sta facendo il suo percorso e sta facendo bene. Dimostra la sua personalità, per come prepara le partite e come parla, sta facendo molto bene. Il suo primo giorno? È arrivato in un momento di difficoltà e intelligentemente si è messo a disposizione con umiltà. Il gruppo lo ha capito e abbiamo finito il campionato. Poi è stato confermato, ora stiamo lavorando con lui, possiamo migliorare, ma il cammino mi sembra quello giusto”.
Stramaccioni si è affidato agli anziani? “C’è sempre uno scambio di opinioni con me Cambiasso, Samuel, Milito. Abbiamo capito che era un momento delicato e per tirarci fuori c’era bisogno di tutto, soprattutto di noi. Siamo partiti con un nuovo progetto, sono andati via campioni importanti per la nostra storia, non è stato facile rinunciarci. Abbiamo puntato sui giovani e sull’esperienza per dimostrare di voler tornare sul campo da protagonisti“.
Adesso c’è parecchio entusiasmo dalle parti di Appiano gentile: “Dobbiamo gestirlo. Abbiamo vinto, ma è tutto qui. Ci sono altre partite a disposizione e il nostro obiettivo è arrivare ad aprile ad essere protagonisti e a poter continuare a lottare. Dovremo continuare con questa marcia e sappiamo di dover lottare con grandi squadre come la Juve e il Napoli in un campionato equilibrato. Lo scudetto? Sono consapevole che siamo una squadra nuova, abbiamo fatto passi importanti, ma ci manca tanto. Ci crediamo perché ci sono i presupposti per far bene, ma è presto. Può succedere di tutto“.
Infine, chiusura su Antonio Cassano: “Chi lo marca? Nagatomo! Tutti quanti, a vicenda, stiamo attenti a lui. Ieri sera era tranquillissimo e parlava con l’arbitro, per fortuna però è andato via, non so altrimenti come sarebbe finita… A parte gli scherzi, Antonio è felice e contento di essere con noi e lo sta dimostrando anche in campo. Lo ha meritato dopo quello che gli era successo recentemente“.