Juventus-Inter è stata una partita intensa, vissuta con tensione dal primo all’ultimo minuto. Andrea Stramaccioni l’aveva preparata nei minimi dettagli e se l’è goduta nella buona e nella cattiva sorte.
Non è certo facile iniziare un big match del genere già sotto di un gol dopo pochi secondi in seguito ad un gol scaturito da una netta posizione di fuorigioco.
Poi, ci ha pensato Marchisio a spaventare nuovamente i nerazzurri andando però a sbattere contro i guantoni di un super Handanovic.
Dopo un inizio così choc che avrebbe messo in crisi ogni comune mortale, Strama non ha perso la lucidità per ribaltare il risultato, orchestrando i suoi giocatori come un burattinaio navigato. La tensione è sempre rimasta alta, raggiungendo picchi importanti in occasione della mancata espulsione di Lichtsteiner.
Nonostante ciò e un clima avverso, il tecnico romano ha continuato per la sua strada, aspettando la Signora e colpendola con ripartenze brucianti sfruttando la velocità di Nagatomo e Palacio così come lo strapotere fisico di Fredy Guarin, il quale ha letteralmente spaccato la partita con il suo ingresso in campo.
Proprio il centrocampista colombiano, è stato catechizzato per minuti da Stramaccioni prima di rilevare Cassano a metà della ripresa con il risultato ancora inchiodato sul risultato di 1-1. E’ stata questa la mossa vincente per portare a casa una partita che pareva ai più difficile da vincere.
Andrea ha sempre vissuto con la convinzione di avere tra le mani una squadra altamente competitiva, capace di giocarsela con qualsiasi avversario, anche quelli non previsti. Proprio per questo, non ha mai perso la fiducia nei suoi ragazzi…