Mourinho: “San Siro è il mio stadio preferito. Contro il Barça è stata la partita degli Eroi”

Ad inizio stagione era diventato un vero e proprio tabù: San Siro si era trasformato per tutti in “San Zero“. Zero come le vittorie che l’Inter, tra campionato ed Europa League, era riuscita a totalizzare nelle prime uscite stagionali, al contrario della serie record di vittorie esterne. Stramaccioni e i suoi ragazzi, per fortuna, hanno rotto l’incantesimo restituendo al popolo del Meazza il giusto spettacolo.

Un tempo non tanto lontano dai giorni nostri, in un’epoca di miti e di leggende, “La Scala del Calcio” è riuscita a conservare l’imbattibilità per decine e decine di partite consecutivamente: ci si trovava sotto la guida del comandante Josè Mourinho. Con lui sulla panchina della Beneamata, quando si giocava sul terreno amico, i risultati possibili erano due: il pareggio, nelle giornate sfortunate, o la vittoria, se tutto filava per il verso giusto.

Il vate di Setubal, alla vigilia della sua centesima partita in Champions League contro il Manchester City, è tornato a parlare del suo passato nerazzurro, spendendo, come sempre, parole al miele per i suoi ex tifosi: Il mio stadio preferito per giocare in casa rimane sempre San Siro, perché dà un appoggio unico alla squadra. Emozioni forti quelle vissute da Josè all’Inter, come in occasione dell’impresa del Camp Nou: “Mi piace chiamarla ‘La partita degli Eroi’. Siamo rimasti in 10 per più di un’ora ma siamo stati ugualmente capaci di  conquistare la finale di Madrid”.

Lo stadio “Giuseppe Meazza” avrà sicuramente versato qualche lacrima di troppo negli ultimi mesi, saccheggiato dalle scorrerie di diversi nemici ma, nel ricordo dell’imbattibile fortino di una volta, spera di poter tornare presto inespugnabile grazie al suo nuovo giovane condottiero.

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