Episodi sfortunati

Ranocchia Lazio-Inter“Non siamo ancora più forti degli episodi sfortunati”. A mister Stramaccioni non manca il dono della sintesi. C’è sfortuna nei pali colpiti da Guarin e Cassano. C’è sfortuna nelle decisioni arbitrali, che penalizzano pesantemente la squadra nerazzurra per la quinta volta in sette gare dal successo allo Juventus Stadium. Non siamo ancora capaci di sconfiggere la sfortuna, almeno non sempre.

Eppure l’Inter torna da Roma con sensazioni positive: nel momento più difficile della stagione, in riserva di energie, i nerazzurri non hanno concesso più di due vere occasioni in centottanta minuti contro le dirette avversarie per il secondo posto. All’ottimismo si accompagna la convinzione che al monotono centrocampo nerazzurro serva un’iniezione di qualità, che il mercato può e deve fornire.

E’ un’Inter bifronte quella che affronta la Lazio all’Olimpico: attenta e poco propositiva nella prima frazione, vivace e spregiudicata nella ripresa. Le sfuriate iniziali dei biancocelesti non sortiscono alcun effetto, frenate sempre sui sedici metri dalla rocciosa difesa nerazzurra, ritornata per l’occasione a quattro. Ma il centrocampo nerazzurro, non necessariamente composto da fini dicitori, non riesce a tenere il possesso palla e l’impreciso Guarin non riesce a sfruttare la differenza di passo con Ledesma per fare da trait d’union tra i reparti.

Stramaccioni appare perplesso e a inizio ripresa mette in atto una minirivoluzione: dal rombo al centrocampo in linea, per sfruttare la forza propulsiva di Nagatomo in fase offensiva. Come se non bastasse, pochi minuti dopo sostituisce l’infortunato Cambiasso con Palacio, alla faccia delle accuse di provincialismo. Le scelte a partita in corso, come spesso quest’anno capita, pagano e non portano alla rete del vantaggio solo a causa della sfortuna di cui sopra.

Sembra la volta buona quando Milito ruba palla su un disimpegno errato di Biava, trasformato da Mazzoleni in un fallo dell’argentino. Sul ribaltamento di fronte arriva la rete decisiva: un gol di classe, tecnica ed esperienza che potrebbero segnare solo due centravanti al mondo, entrambi in campo ieri sera all’Olimpico. Purtroppo quel pallone capita sui piedi di Klose che non lascia scampo a Ranocchia e Handanovic. I nerazzurri accusano il colpo e non trovano la forza di reagire. L’occasione del pareggio ci sarebbe, ma Mazzoleni, evidentemente solidale con Massimo Mauro, ci ricorda che il legislatore sportivo ha previsto per i falli in area su Ranocchia una regolamentazione ad personam.

Non vanno sottovalutati i meriti di una Lazio che gioca un calcio corretto e frizzante e sarà senza dubbio una delle avversarie più temibili fino a maggio. Rimane una gara per legittimare un girone d’andata che rimane grandioso. Poi c’è l’intero girone di ritorno per dimostrarsi più forti. Anche della sfortuna.

Giovanni Cassese

(Twitter: @vannicassese)

Gestione cookie