Il Livorno insiste per Duncan. C’è l’ok di Stramaccioni: “L’importante è che giochi…”

Alfred DuncanSono stati la nota più lieta della scorsa stagione in casa Inter. Mentre la prima squadra, infatti, ha vissuto un anno molto più nero che azzurro, loro invece hanno ridato al popolo della Beneamata il sorriso: sono i giovani della Primavera, vittoriosi sia in Campionato che nella Next Generation Series.

Alcuni di essi, pertanto, grazie soprattutto a Stramaccioni, loro allenatore fino ad aprile, sono passati quest’anno stabilmente in prima squadra. Hanno avuto così la possibilità di allenarsi con mostri sacri del calcio mondiale, di assaporare la Serie A soprattutto grazie alla nuova panchina che consente di portare a bordo campo fino a dodici riserve e, cosa più importante, di giocare qualche minuto in campionato e soprattutto in Europa League.

Stramaccioni, però, ha più volte ribadito fin dal suo arrivo in prima squadra che, per ambientarsi ai ritmi del calcio che conta, questi giovani talenti hanno bisogno del loro tempo. Le pressioni che si hanno vestendo la maglia dell’Inter e che si provano giocando davanti ad un pubblico esigente come quello di San Siro, infatti, rappresentano una variante importantissima da non sottovalutare in questa fase della loro crescita calcistica.

Seguendo le indicazioni del mister romano, dunque, la dirigenza nerazzurra si sta comportando di conseguenza cercando la strada più giusta per ogni baby giocatore della rosa. Se Samuele Longo, infatti, è in Spagna all’Espanyol a farsi le ossa dalla scorsa estate, altri due pezzi pregiati dell’Inter Primavera 2011-12 sono con le valige in mano alla ricerca di una squadra che possa dare loro il giusto spazio.

Uno è Andrea Romanò che, notizia di qualche giorno fa, è andato in prestito al Prato, in Lega Pro, fino al prossimo giugno; l’altro è Joseph Alfred Duncan che, da qualche settimana, è sul taccuino del presidente del Livorno, Aldo Spinelli.

Il centrocampista ghanese, classe 1993, ha collezionato in questi sei mesi agli ordini di Stramaccioni 4 presenze (3 in campionato e una in Tim Cup) e, dopo la partita di domani sera contro il Bologna in cui potrebbe tornare utile il suo apporto, la dirigenza di corso Vittorio Emanuele potrebbe sedersi al tavolo per trattare con la società amaranto.

E’ stato lo stesso tecnico dell’Inter, infatti, ad aprire a questa possibilità: “Per noi è un giocatore molto importante, ma non ancora così importante per essere protagonista nell’Inter. E’ un ’93 ed è importante che giochi. La mia idea è che lui dovrebbe andare a giocare in un top club di Serie B. In un club di Serie A potrebbe essere un rischio perché sei o sette presenze in sei mesi non gli permetterebbero di crescere. Preferisco averlo di nuovo tra un anno, ma con una stagione importante alle spalle, in un club che possa dargli continuità“.

Tempo al tempo. Il futuro dell’Inter è nelle loro mani, o meglio nei loro piedi…

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