Fredy Guarìn è da diverso tempo uno dei beniamini del popolo interista: le sue accelerazioni spaccano in due le difese avversarie, i suoi tiri sono vere e proprie sassate che spaventano gli estremi difensori altrui, vista anche la precisione con cui si dirigono verso la porta, come se fossero pilotate. In un’intervista ai microfoni di Sportmediaset, il centrocampista colombiano, all’indomani del successo in Coppa Italia sul Bologna, fa il punto della situazione in casa Inter: “Tutto quello che sto vivendo con l’Inter mi dà sempre maggiori responsabilità. Speriamo di arrivare il più in alto possibile, sempre concentrandoci partita dopo partita.”
Il pensiero è dunque alla prossima sfida di campionato, all’Olimpico contro la Roma; l’Inter, lontano da San Siro, non vince dalla meravigliosa serata dello Juventus Stadium, ma Fredy non vuol sentire parlare di maledizione: “Dopo la vittoria con la Juventus solo sconfitte in trasferta? Non credo in una maledizione, credo invece nel nostro lavoro, nel mio, in quello del mister e dei miei compagni”.
Una trasferta che si preannuncia difficile, sia perchè di fronte ci sarà una Roma motivata a riscattare i due K.O. consecutivi, sia perchè l’Inter è reduce dalla vittoria ai supplementari in Coppa Italia con il Bologna, gara che rischia di lasciare nei muscoli degli uomini di Stramaccioni tossine difficili da smaltire; il “Guarin pensiero” sul match con i bolognesi è chiaro: “E’ stato normale avvertire la fatica alla fine dei 120 minuti. Avremmo potuto vincere in 90 minuti, ma non è stato così. Abbiamo avuto la meglio grazie all’esperienza e alla voglia di vincere della nostra squadra”.
L’attenzione dei media, in questa fase della stagione, è molto concentrata sul “caso Sneijder” che, di fatto, vincola il mercato interista: “La speranza è che Wes possa prendere la decisione migliore sia per la sua carriera che per la sua vita”. Per uno Sneijder che va, potrebbero esserci due ex Porto come Fernando e Rolando in arrivo: “Se arrivano giocatori che vogliono fare bene, qui sono i benvenuti”, commenta il numero 14 nerazzurro in merito al possibile approdo in maglia interista dei suoi due ex compagni.
Non poteva, infine, mancare una parola per Ivan Ramiro Cordoba, attuale team manager dell’Inter, che è stato compagno di Nazionale di Guarìn; il centrocampista tesse le lodi del suo ex capitano con la rappresentativa della Colombia: “E’ stato importantissimo per me. Lui in Colombia è un idolo, ha scritto il suo nome delle pagine del calcio e io devo imparare da lui“.
Con i suoi 8 centri stagionali, a cui però non attribuisce il suo obiettivo principale (“Se arriva un mio gol è bellissimo, ma per me l’importante è la vittoria della squadra“), il Guerriero nerazzurro è il simbolo dell’Inter che vuole continuare a inseguire i propri obiettivi, sia in Italia che in Europa. Siamo certi che, seguendo i consigli di uno come Cordoba, che è stata e che è tuttora una vera istituzione nell’ambiente nerazzurro, il Guaro continuerà a incantare San Siro.