La scorsa stagione, vista l’annata di “vacche magre” vissuta dalla prima squadra, i tifosi dell’Inter seguirono con grande attenzione la cavalcata della squadra Primavera sia in campionato, sia nella NextGen Series, la Champions League dei giovani; sotto la guida di Stramaccioni, i baby nerazzurri conquistarono il trofeo sconfiggendo ai rigori i quotati olandesi dell’Ajax. Da allora, gli Under interisti sono saliti alla ribalta collezionando anche qualche presenza in prima squadra, come Duncan, Livaja e Benassi, solo per citarne alcuni.
Tra questi giovani promettenti c’è anche Ibrahima Mbaye, terzino che può operare sia sulla fascia destra che su quella sinistra; il giovane senegalese ha esordito con la maglia della prima squadra in agosto, nel ritorno del terzo turno preliminare di Europa League contro l’Hajduk Spalato, partita che, nonostante il K.O. per 2-0, ha consentito all’Inter di passare il turno, in virtù della vittoria per 3-0 maturata in Croazia.
Esterno di difesa dotato di un fisico imponente (187 centimetri), Ibrahima fa della corsa e della resistenza le sue doti migliori, abbinate a una buona tecnica che gli consente di partecipare alla manovra offensiva, arrivando con buona puntualità sul fondo e crossando con discreta precisione per le punte.
Complici l’arrivo dal Porto di Alvaro Pereira, le ottime prestazioni di Nagatomo, l’utilizzo non sempre propriamente felice di Jonathan e la duttilità dell’eterno Zanetti, Mbaye non ha più trovato spazio sulle corsie nerazzurre, limitandosi a essere utilizzato solo nella squadra Primavera, di cui è stato ed è tuttora uno degli uomini di maggior qualità.
La dirigenza interista, molto attenta nel cercare di valorizzare al meglio i giocatori del proprio vivaio, non vuole “sacrificare” il suo giovane terzino, relegandolo un altro anno nel campionato dei baby e facendogli fare qualche sporadica apparizione in prima squadra; da qui nasce l’idea di un trasferimento a titolo temporaneo in una società dove il ragazzo possa fare esperienza, giocare con costanza e migliorare in vista di un suo ritorno ad Appiano.
Così, dopo Duncan, ormai con le valigie pronte per trasferirsi in Toscana, destinazione Livorno, anche Mbaye sembra destinato a concludere la stagione in prestito; sulle sue tracce c’è il Chievo, che nel recente passato ha già avuto contatti con la dirigenza nerazzurra anche per altre trattative, vedi Sorrentino e Andreolli.
L’Inter ha intenzione di mandare a “crescere” il suo giovane solo a una condizione, ossia che venga garantito al ragazzo un impiego quasi costante e un ampio minutaggio; possiamo immaginare che il pensiero di Stramaccioni circa il prestito di Mbaye sia lo stesso di quello in merito alla cessione temporanea di Duncan, cioè che l’importante per il ragazzo è giocare con regolarità e non sporadicamente, in quanto sarebbe inutile totalizzare da adesso fino a fine campionato solamente 5 o 6 presenze, poichè non gli consentirebbe di maturare.
Per i tanti nomi che vengono ogni giorno accostati all’Inter, da Paulinho a Schelotto, da Fernando a Carrizo, c’è Mbaye in partenza; siamo certi però che, vista la bontà del vivaio nerazzurro, rivedremo presto il terzino senegalese varcare i cancelli della Pinetina.