Home sweet home, casa dolce casa. Chissà se Samuele Longo, giovane attaccante dell’Inter in prestito in Spagna all’Espanyol starà già preparando le valigie per tornare a Milano, nell’ambiente in cui è cresciuto, per concludere la stagione in corso con la maglia nerazzurra; di sicuro, il ragazzo ha la consapevolezza di poter essere utile alla causa interista già nell’immediato ed è per questo che sembra intenzionato a voler chiedere un rientro anticipato alla base.
La sua avventura in terra catalana ha assunto i connotati dell’enigma nelle ultime settimane: dopo un inizio positivo per il ragazzo, che veniva impegato con una buona regolarità, ma pessimo per il club, coinvolto nella bagarre per non retrocedere, il cambio di allenatore ha costretto il baby nerazzurro ai margini della rosa, sovente in panchina o in tribuna; da qui si era paventata l’ipotesi di riportare il ragazzo ad Appiano per poi prestarlo a un altro club italiano, ma nelle ultime gare Samuele ha ritrovato il feeling con il campo.
Longo è uno che con il pallone da calcio ci sa fare, ma nei suoi piedi, o meglio, nelle sue mani, in questo momento c’è un’altra palla: una sorta di sfera di cristallo attraverso cui cercare di vedere quale possa essere la scelta migliore per il suo futuro, se continuare l’avventura nel club biancoblu di Barcellona o se provare a ritagliarsi spazio e minutaggio con la casacca nerazzurra.
L’intenzione dell’ex centravanti della Primavera sembra essere quella di volersi giocare le sue carte alla corte di Stramaccioni, il quale, viste anche le circostanze che si stanno verificando in sede di calciomercato, sarebbe felice di riaccogliere uno dei prospetti più interessanti per il futuro; in effetti, Longo all’Inter potrebbe avere discrete occasioni di mettersi in mostra, visti gli acciacchi di Milito, l’incognita Rocchi, l’addio di Coutinho, passato a Liverpool sotto la guida tecnica di Brendan Rodgers e tenendo presente che Palacio e Cassano non sono bionici e non potrebbero da soli sorreggere l’attacco dell’Inter sia in campionato che in Europa League e Coppa Italia.
Per un Longo che potrebbe tornare, c’è un Livaja che, di conseguenza, potrebbe partire: il giovane centravanti croato ha lasciato intravedere un potenziale di rilievo nei match europei e in quello di campionato con la Roma, ma il ritorno del suo ex compagno a livello di settore giovanile potrebbe spingere lo staff interista a considerare la possibilità di cederlo in prestito fino a giugno.
I pretendenti per il numero 88 nerazzurro non mancano, con l’Eintracht Francoforte sempre in pole position: i tedeschi spingono per ottenere l’attaccante di Spalato, ma l’Inter vuole valutare tutte le opportunità, non escludendo le piste che portano a squadre italiane, anche se sembrano essere un pochino più difficili.
Il prestito di Livaja cementificherebbe il rapporto tra il club di Francoforte e quello del presidente Moratti e questa cessione temporanea di Marko potrebbe aprire ai nerazzurri un canale preferenziale nella corsa al terzino destro Jung; la trattativa per portare il laterale tedesco ad Appiano dovrebbe però essere improntata più per giugno che per l’immediato, sia a causa del pochissimo tempo a disposizione prima della chiusura del mercato (due giorni al termine delle trattative), sia perchè l’Eintracht non vuole privarsi di Jung per questo finale di stagione che vede la squadra in lotta per un piazzamento Champions.
Con l’attenzione spasmodica del popolo interista incentrata sulla trattativa per portare Paulinho in Italia, i cancelli di Appiano potrebbero essere varcati nuovamente dal giovane Longo, desideroso di dimostrare tutto il suo potenziale con la maglia della squadra in cui è cresciuto, mentre Livaja potrebbe dare l’arrivederci a giugno alla Pinetina. Un cambiamento che potrebbe giovare a entrambi, attendendo sempre il benestare di Strama.