San Siro riabbraccia il suo Drago: “I tifosi mi hanno riservato un’accoglienza spettacolare”

StankovicDopo nove lunghissimi mesi di inattività per un infortunio al tendine d’Achille, contro il Chievo si è finalmente rivisto in campo Dejan Stankovic.

Un’attesa lunghissima che ha restituito alla Serie A un campione vero che, nonostante le innumerevoli vittorie con le maglie di Stella Rossa, Lazio e soprattutto Inter, ha ancora tanta voglia di rimettersi in gioco come dichiarato ai microfoni di Sky: “È finito un incubo, ora mi auguro di crescere e di dare una grande mano a questa squadra. Grazie ai tifosi che mi hanno riservato un’accoglienza spettacolare“.

In questi mesi di inattività, Deki non nasconde di aver pensato anche di abbandonare il calcio: “Sono felicissimo per essere rientrato dopo nove lunghi mesi con due operazioni che a questa età non sono facili da superare. Per tre o quattro volte ho pensato di mollare, ma con l’aiuto della mia famiglia sono riuscito ad andare avanti e tornare in campo. Voglio ringraziare però tutti dal presidente allo staff medico, dai compagni ai tifosi. Nei momenti difficili pensavo solo a giocare almeno un’altra gara con questa maglia. Oggi è stata una serata come quella del ’95 quando feci l’esordio nella Stella Rossa”.

“Per me – prosegue il centrocampista serboè stato difficile non poter dare una mano alla squadra. Non sono al top, ma continuerò a lavorare per migliorare la mia forma e per aiutare la squadra anche se con gli arrivi di Kuzmanovic e Kovacic abbiamo guadagnato grande qualità in mezzo e ricambi adeguati per chi ha tirato la carretta fin qui. Ora siamo tornati a lottare per i posti che ci competono, per la Champions League“.

Adesso che è tornato, Stankovic non vuol mollare nulla: “Ci sono ancora obiettivi da raggiungere, non dobbiamo mollare. Che gruppo ho ritrovato? Un gran gruppo, ogni tanto un po’ stanchino perché si gioca sempre ma non li ho mai visti giù. Non siamo morti, come ha detto anche il mister. E con i nuovi arrivati abbiamo guadagnato qualità. Kuz è un grandissimo acquisto, vedrete che farà ancora meglio. Kovacic? Si vede subito quando uno ha un grossissimo talento; io cerco di dargli una mano, mi ricorda quando sono arrivato alla Lazio a 19 anni…”.

Dejan è consapevole del fatto che probabilmente il resto della stagione gli riserverà poco spazio, ma il suo contributo sarà fondamentale nello spogliatoio, soprattutto per aiutare i giovani a crescere sotto l’ala protettiva di chi sa bene come raggiungere certi traguardi. Bentornato Deki!

Gestione cookie