Nel segno di Kuzmanovic: il serbo ha conquistato le chiavi del centrocampo interista

Zdravko Kuzmanovic Inter allenamentoIl suo arrivo all’Inter nel penultimo giorno di mercato è stato in parte oscurato, almeno mediaticamente, dal contemporaneo acquisto di Mateo Kovacic, stellina dalle grandissime potenzialità. Zdravko Kuzmanovic, invece, ha subito dimostrato la sua importanza sul campo con una buona prestazione nella disfatta di Siena e con un ottima partita nel suo esordio a San Siro contro il Chievo.

Pochi giorni, dunque, sono bastati al serbo per conquistare la piena fiducia di Stramaccioni che, in entrambi i match, lo ha lanciato dal primo minuto. Il tecnico romano, nella conferenza stampa pre-Chievo, ha dimostrato di avere le idee chiarissime sul ruolo e sulle sue caratteristiche: “Kuzmanovic è un centrocampista centrale che può giocare a due o a tre, le cose migliori le fa davanti alla difesa perché detta i tempi o fa da schermo”.

Qualità importanti quelle dell’ex Stoccarda, soprattutto perché mancanti già da tempo nella rosa nerazzurra. Dopo la lunghissima telenovela Paulinho, forse solamente rimandata alla prossima estate, la dirigenza di corso Vittorio Emanuele è così riuscita a trovare il tanto osannato playmaker in grado di dettare i tempi della manovra e contemporaneamente di garantire protezione alla difesa.

La partita contro gli uomini di Corini è stata in questo senso esemplare, con cambi di gioco precisi e tanto lavoro sporco in mezzo al campo. Il suo apporto, fatto dunque di buona qualità e tanta quantità, ha permesso sia di osare di più in avanti, inserendo il tridente “pesante”, sia di liberare da quel delicato ruolo gente come Cambiasso (che ha così potuto far rivedere i suoi pericolosissimi inserimenti negli spazi) e Gargano (importantissimo quando c’è da recuperare palloni).

Il costo dell’operazione, vicino ai 2 milioni di euro, non è stato elevatissimo soprattutto perché il mediano di Thun era in scadenza di contratto nel prossimo giugno e la società tedesca ha preferito non perderlo a parametro zero. L’Inter si è così ritrovata in rosa un calciatore pronto per il grande salto e nel pieno della sua maturazione calcistica (26 anni da compiere a settembre), agevolato dal passato con la maglia della Fiorentina (dal 2007 al 2009) che gli ha permesso di ambientarsi immediatamente al calcio italiano.

Il suo arrivo, insieme al fondamentale recupero di Dejan Stankovic, offrono a Stramaccioni una possibilità di scelta a centrocampo che è mancata in tutta la prima parte di stagione. Ora che è stato risolto il problema playmaker, l’Inter è pronta alla volata Champions.

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