GdS: Stankovic e Cordoba per evitare la rissa. Ecco tutti i dettagli della lite Cassano-Strama

Stramaccioni Cassano liteLa notizia della presunta lite tra Antonio Cassano e Andrea Stramaccioni è stata come un fulmine a ciel sereno nella notte milanese. L’indiscrezione shock riportata da La Gazzetta dello Sport ha rischiato di tormentare il sonno dei tifosi interisti e rischia inevitabilmente di minare la tranquillità dell’ambiente nerazzurro in vista della difficile trasferta di Catania.

In attesa della versione ufficiale della società e di un chiarimento da parte del tecnico, che arriverà sicuramente in occasione della conferenza stampa in programma per le ore 12.30, vi riportiamo i dettagli della lite, evidenziati dal quotidiano di via Solferino.

Secondo la “rosea”, dopo l’allenamento di ieri ci sarebbe stato un diverbio molto pesante tra l’allenatore e l’attaccante, tanto che i due sarebbero quasi venuti alle mani e solo l’accorrere di chi era nello spogliatoio avrebbe consentito che la situazione non degenerasse ulteriormente. E solo l’intervento del presidente Moratti in persona, oggi, consentirà forse una ricomposizione fra i due, una riappacificazione perlomeno temporanea: nell’interesse della squadra, che ha bisogno del contributo di Cassano sul campo, e per un tentativo di conclusione della stagione senza ulteriori scossoni.

Il litigio è nato alla fine dell’allenamento di ieri mattina: non in campo, anche se forse le prime scintille si sono accese sulla strada del ritorno verso lo spogliatoio. E’ stato lì che l’asticella della tensione fra Stramaccioni e Cassano si è alzata via via, parola dopo parola, provocazione dopo provocazione. Il classico scambio di parole che nasce da vedute divergenti ma che il carattere forte dei due ha trasformato inevitabilmente in un pericoloso avvicinamento fisico. A quel punto è stato l’intervento di terzi a evitare che il tutto avesse strascichi ancora più gravi: fra i più attivi nel placare gli animi ci sarebbero stati Dejan Stankovic e il team manager Ivan Ramiro Cordoba.

 

Fonte: La Gazzetta dello Sport

 

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