aMOUre a distanza

Mourinho Inter finaleDa due anni e mezzo si trova in Spagna, sulla panchina più desiderata al mondo. Un periodo fatto di vittorie, di lotte continue con l’acerrimo nemico blaugrana, ma anche di incomprensioni con i propri dirigenti, di intrighi di spogliatoio e di un amore mai realmente sbocciato con i suoi stessi tifosi (basti pensare all’entrata in campo prima dell’inizio della partita con la Real Sociedad per sfidare i fischi del “Bernabeu”).

Il personaggio in questione è naturalmente Josè Mourinho, l’allenatore del Real Madrid che, in ogni intervista, non perde mai occasione per ricordare la sua Inter. E infatti, ai microfoni di RTP, lo ‘Special One’ ha parlato di futuro, della sua prossima destinazione dopo l’avventura con le merengues, inquadrando il paese in cui vorrebbe allenare: “Devo dire che non mi vedo fuori da Italia, Spagna, Francia o Inghilterra.

Quando Josè parla d’Italia è impossibile non accostarlo all’Inter, a quella squadra, anzi a quell’intero mondo a strisce nerazzurre, che lo ha amato alla follia. Il portoghese, da quando ha salutato tutti per intraprendere la sua nuova avventura spagnola, non ha mai nascosto il rapporto speciale che lo lega ai colori nerazzurri e la sua voglia di tornare un giorno a Milano, per scrivere nuovi capitoli di una storia che è diventata leggenda grazie ai traguardi raggiunti sul campo. Un amore a distanza, anche se 1500 km non bastano per spingerlo a ignorare ciò che succede ad Appiano: Ora le foto delle mie vittorie all’Inter sono tornate al proprio posto – annuncia con soddisfazione – Rafa Benitez le aveva fatte rimuovere, era stato lui a volerlo”.

Ma, nonostante questo feeling mai spezzato, il secondo capitolo nerzzurro della leggenda mouriniana è lontanissimo dall’essere scritto. Il ritorno dello ‘Special One’, infatti, sembra del tutto impossibile in questo momento storico, soprattutto per le condizioni in cui si trova l’Inter. Difficile poter ipotizzare che Mourinho, tra gli allenatori più bravi del mondo – per i tifosi della Beneamata sicuramente il migliore -, possa intraprendere una nuova avventura in una squadra in cui c’è da costruire un nuovo ciclo e senza la possibilità di spendere cifre astronomiche.

Le ultime sessioni di mercato hanno dimostrato che la società di corso Vittorio Emanuele è pronta a tagliare o ridiscutere tutti i contratti superiori a 3 milioni di euro. Una nuova politica economica che cozzerebbe drasticamente con lo stipendio da oltre 10 milioni annui del portoghese e che non gli permetterebbe di costruire nell’immediato una rosa composta da grandi campioni.

Di conseguenza, pensare che possa esserci un suo ritorno già l’anno prossimo è, per adesso, pura utopia. Molto più probabile che, qualora dovesse lasciare davvero Madrid a fine stagione, la scelta si orienti verso un progetto in piena ascesa, pronto a soddisfare la sua sete di vittorie.

Mou e l’Inter di nuovo insieme? Quasi impossibile nel presente, in futuro chissà…

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