Dopo aver, probabilmente, chiuso in anticipo la stagione a causa dell’infortunio rimediato a Trieste contro il Cagliari (lesione miotendinea del retto femorale della coscia sinistra di secondo/terzo grado, ndr), Walter Gargano pensa ora al suo futuro.
Gargano, però, gode della fiducia del mister e, a fine stagione, Moratti e De Laurentiis (tra i quali c’era già stata una stretta di mano per concludere l’operazione in estate) si incontreranno per ridiscutere il futuro del giocatore. L’intento del presidente nerazzurro è quello di limare il conguaglio da versare, riuscendo magari a strappare uno sconto o a riscattare solo una metà del cartellino.
Discorso simile per Matias Silvestre, arrivato alla corte di Stramaccioni con un prestito biennale oneroso (2 milioni) con riscatto fissato a 6 milioni. A differenza di Gargano, il difensore argentino non ha mai convinto appieno lo staff nerazzurro, tanto da essere superato nelle gerarchie non solo da Juan Jesus ma, a volte, anche da Cambiasso. Gli arrivi di Campagnaro e Andreolli a parametro zero sono la conferma che, per l’ex Boca, l’addio ad Appiano Gentile è ormai solo questione di settimane.
L’Inter già a gennaio sperava potesse arrivare una proposta, ma la situazione cambiò per il persistente problema al tendine d’Achille accusato da Walter Samuel. A giugno, però, le strade di Silvestre e dell’Inter potrebbero separarsi definitivamente, magari con l’aiuto di una terza squadra disposta a pagare i 6 milioni di euro necessari per il saldo.
Anche in questo caso i dirigenti delle due società si incontreranno a fine stagione per trovare un’intesa: al momento l’ipotesi più probabile porta a una cessione in Spagna, dove l’argentino vanta ancora diversi.