Non si salva neanche la faccia. L’Inter più battuta di sempre viene umiliata dall’Udinese

Inter-Udinese delusione CambiassoE’ stato un disastro. Solo così si può sintetizzare la stagione 2012/2013 dell’Inter, quella che consegnerà la squadra di Strama agli annali come la più battuta di sempre; la sedicesima sconfitta di questo maledetto campionato è lo specchio di come tutto sia andato nel verso storto, nonostante un inizio di stagione che avrebbe lasciato presagire a un epilogo totalmente differente.

L’Udinese di Guidolin trionfa a San Siro 5-2, conquistando per il terzo anno consecutivo l’accesso a una competizione europea. Onore al merito per il tecnico e per i bianconeri, vera e propria società che si ricostruisce di anno in anno nonostante le cessioni illustri e gli acquisti molto oculati.

Nell’ultimo atto di una stagione caratterizzata da infortuni, sfortuna e sconfitte, Stramaccioni schiera un 3-4-2-1 con una difesa di soli mancini, ossia Pasa, Juan Jesus e Cambiasso, dando spazio a Kovacic e Kuzmanovic in mediana; dal canto suo, Guidolin schiera Muriel e Di Natale in avanti.

Dopo neanche un giro d’orologio, però, Pinzi punisce una difesa distratta regalando il vantaggio ai friulani; l’Inter è in totale balìa degli avversari, come dimostra il raddoppio di Domizzi al 10′, lasciato solo su una punizione di Di Natale.

Juan Jesus, elemento che potrà rivelarsi utilissimo nella prossima stagione, riporta in carreggiata i nerazzurri, complice un Brkic non perfetto; la “falsa partenza” degli interisti sembra essere in parte rimediata, ma la gemma del capitano friulano Di Natale riporta gli uomini di Guidolin avanti di due reti.

Nella ripresa, la zampata con cui Rocchi si congeda da San Siro viene oscurata dal tocco sotto di Gabriel Silva e dalla rete del definitivo 5-2 di Muriel, il quale sfrutta l’incomprensione Nagatomo-Handanovic per depositare nella porta sguarnita.

Fine dei giochi, fine di una stagione che tutto il popolo della Milano nerazzurra vorrebbe cancellare in fretta; quest’estate bisognerà voltare pagina, magari “anestetizzando” il dolore di questo nono posto con una propedeutica “ubriacatura” di calciomercato.

Sarà una sessione estiva rovente in cui l’obiettivo sarà quello di ritornare a lottare per obiettivi più consoni al blasone dell’Inter. Le tante parole spese in questa stagione devono essere messe in atto, le chiacchiere adesso non servono più: da domani serviranno solo fatti concreti.

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